La battaglia per la sospensione dei brevetti dei vaccini anti Covid-19 per liberalizzarne la produzione continua con innumerevoli iniziative in Italia e nel resto del mondo e in mille forme: imminente la prossima tappa, giovedì 24 giugno dalle 18,30 alle 19,30 incontro in diretta Facebook con il professor Silvio Garattini sulla pagina Facebook della campagna: https://www.facebook.com/right2cure.it. Garattini sarà a disposizione di quanti vorranno porgli domande e avere chiarimenti. A guidare il confronto sarà Vittorio Agnoletto, portavoce della Campagna Right2cure – No profit on pandemic, per l’iniziativa dei cittadini europei per la raccolta di un milione di firme per costringere la Commissione Europea a modificare il proprio atteggiamento.

“ L’errore più grave e imperdonabile sarebbe abbassare la guardia nella lotta al COVID-19 , in base ai numeri in crescita delle vaccinazioni e a quelli in diminuzione dei casi positivi, dei ricoveri e dei morti nei paesi ricchi, fra cui è inserita anche l’Italia. Invece, nei paesi a basso reddito, ad oggi, soltanto lo 0,8% delle persone è stato vaccinato; i 2/3 della popolazione mondiale sono destinati a rimanere senza alcun vaccino ancora per diversi anni. Se non si avvia al più presto una vaccinazione di massa, la pandemia sarà devastante, con il rischio fondato di un ritorno del virus in forme modificate e ancora più aggressive anche nei paesi ricchi“, ha dichiarato Vittorio Agnoletto.

Le iniziative per la sospensione di brevetti avranno una giornata speciale sabato 26 giugno con il SABINDAY, con una mobilitazione internazionale dedicata ad Albert Sabin, che scelse di non brevettare il suo vaccino contro la poliomielite, salvando letteralmente il mondo da questa terribile piaga: anche oggi occorre fare la stessa cosa per la salvaguardia del diritto alla salute di tutti, nessuno escluso. In quella giornata sarà intensificata dappertutto la campagna per la raccolta delle firme on line e cartacea con mobilitazioni locali mascherate con la faccia di Sabin. Si chiederà con forza che i Parlamenti nazionali – a cominciare da quelli di Italia, Francia e Spagna – approvino il ricorso agli articoli 31 e 31bis dell’Accordo TRIPS, per derogare ai diritti esclusivi dei brevetti e avviare una diffusione delle produzioni nazionali nel maggior numero dei paesi del mondo.

Sono del tutto aleatorie le promesse di donazioni da parte degli USA e della stessa UE, o di produzioni in crescita grazie alle cosiddette licenze volontarie, cioè accordi commerciali fra le aziende farmaceutiche ed altre aziende, per produrre un maggior numero di vaccini: certamente non servirebbero a coprire il fabbisogno mondiale. Come pure resta ancora aperta la battaglia per una decisione del WTO, che si riunirà il prossimo 21 luglio: sono oltre 100 i paesi favorevoli alla sospensione, ma il braccio di ferro esercitato dalla UE e da alcuni Stati come Gran Bretagna, Svizzera, Giappone e Brasile, ha impedito fino ad ora una decisione in tal senso.

https://noprofitonpandemic.eu/it 

“Diritto alla Cura, nessun profitto sulla pandemia”