Dentro l’uovo di pasqua di governo e maggioranza – ma l’opposizione di FdI sarà certamente entusiasta – le italiane e gli italiani troveranno un bel regalo.

Le commissioni parlamentari di Camera e Senato hanno dato il via libera alla destinazione di ben 17 miliardi del Recovery Fund in armamenti.

Va detto che è una scelta in parte ereditata dal governo Conte e non ci si poteva aspettare che la mettesse in discussione un uomo della Nato come Draghi.

Si tratta di 17 miliardi sottratti a sanità, scuola, servizi sociali, messa in sicurezza del territorio, trasporto pubblico, case popolari e mille altre esigenze sociali.

Non era meglio destinare questa somma alle tante piccole imprese che stanno chiudendo?

Non si dovrebbero aumentare il numero delle terapie intensive o impiantare un’industria farmaceutica pubblica capace di produrre vaccini come fa la piccola Cuba invece che sovvenzionare la produzione di strumenti di morte?

Come al solito una scelta condivisa dalla destra e dal PD, dettata dall’assoluta subalternità delle forze politiche al governo agli imperativi che giungono dagli USA e dalla NATO oltre che dalla lobby dell’industria bellica.
Questa insensata spesa militare è un’offesa ai valori della pace e della Costituzione.

Non si ricostruisce l’Italia con le armi.
Tutte le chiacchiere di rossi e verdi sulla convergenza col PD si fondano sulla rimozione della realtà del concrete scelte programmatiche e, lo scriviamo con rispetto, risultano essere operazioni di greenwashing.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Gregorio piccin, responsabile pace
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea