Dopo Greta Thunberg arriva la lettera sottoscritta da oltre 100 Premi Nobel e tanti ex-capi di stato a Joe Biden che chiede quello che proponiamo da un anno insieme a centinaia di associazioni aderenti alla campagna “diritto alla cura/nessun profitto sulla pandemia”.

Come abbiamo denunciato da tempo gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e purtroppo l’Unione Europea stanno bloccando presso l’Organizzazione del Commercio la richiesta di più di 100 paesi di sospendere la validità dei brevetti per consentire la vaccinazione di tutta l’umanità.

Di fronte a una pandemia che ha già provocato milioni di morti non c’è sicurezza senza accesso per tutti i popoli al vaccino.

La sospensione dei brevetti – che è prevista in casi come questo – viene impedita dal veto delle potenze occidentali che hanno deciso di anteporre i profitti delle multinazionali di Big Pharma alla salute di miliardi di persone.

Purtroppo l’Italia è stata finora complice di questa politica disumana, perché in sede WTO-OMC la Commissione Europea parla a nome dei governi.

Solo sospendendo i brevetti sarà possibile produrre i vaccini a basso costo e per tutti i paesi.  Se non sarà vaccinata tutta l’umanità non saremo al sicuro neanche noi abitanti del nord ricco del pianeta perché si riprodurranno continuamente nuove varianti.

Chiediamo al Presidente del Consiglio Draghi e al governo italiano di smetterla di essere complici di un crimine contro l’umanità e della scelta dell’Unione Europea e USA di garantire profitti a Big Pharma.

Un atteggiamento simile dei governi occidentali suscitò la rivolta di Nelson Mandela e causò la morte di 10 milioni di persone in Africa per mancanza di farmaci contro l’Aids.

Invitiamo a firmare on line l’iniziativa europea dei cittadini Nessun profitto sulla pandemia: https://noprofitonpandemic.eu/it/

Tutti hanno diritto alla protezione dal covid 19.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea