L’11 marzo è stata annunciata la formazione di Civica AmbientaLista in vista delle prossime elezioni comunali di Milano. Una lista sorta dai comitati e dai gruppi di cittadinanza attiva, che sostiene come candidato sindaco Gabriele Antonio Mariani e si presenta in coalizione con “Milano in Comune”, con l’augurio di riuscire a coinvolgere anche altre forze politiche e associative.

Obiettivo, come illustrato in un comunicato, “aggregare propositivamente quanti non si riconoscono nelle politiche urbanistiche e cosiddette green dell’amministrazione Sala, cieca rispetto alla irrimandabile necessità – ormai una scelta di sopravvivenza per i milanesi- di preservare le aree verdi esistenti e ristrutturare il costruito anziché continuare a consumare suolo libero. Una politica sciagurata che, a dispetto delle promesse di cambiamento del sindaco uscente, non si ferma neanche di fronte alla devastante crisi provocata dalla pandemia in corso. L’attenzione vera per l’ambiente e i diritti delle persone e la partecipazione – reale e decisiva dei cittadini alle scelte di governo per Milano sono i tre punti cardine del programma – in via di definizione – di Civica AmbientaLista” continua il comunicato.

Secondo i portavoce della lista – Irene Pizzocchero e Sergio Violante, l’amministrazione Sala “ha privilegiato gli interventi di grandi immobiliaristi e operatori finanziari contro la conservazione dei beni comuni – il suolo e le aree verdi, l’aria, l’acqua- e contro il benessere dei milanesi e la tutela dei loro diritti primari: salute, casa, istruzione. In risposta a questa situazione, negli ultimi anni si sono moltiplicati i comitati di cittadini in lotta per difendere il proprio territorio e l’identità dei propri quartieri: Città Studi e Parco Bassini, Piazza d’Armi, La Goccia, Benedetto Marcello, Piazza Baiamonti, Piazza Carbonari e, ultimo in ordine di tempo, San Siro. Qui, il progetto per abbattere lo Stadio Meazza per far dilagare la speculazione immobiliare di finanziarie straniere nascoste dietro le squadre di calcio, è un vero schiaffo al passato e al futuro di Milano”.

La reazione all’annuncio della “svolta verde” del sindaco Sala è ironica e tagliente: “Ci sorprende che l’attuale sindaco di una delle metropoli tra le più inquinate d’Italia e d’Europa dichiari solo adesso che inquinare di meno è un dovere. Non basta dipingersi di verde per rifarsi una verginità ecologista”.

Civica AmbientaLista