Questo lunedì, le mobilitazioni si sono svolte in tutto il paese sotto lo slogan “un Natale senza prigionieri politici”. In questo contesto, la leader sociale agli arresti domiciliari ha parlato con El Destape Radio.

da Notas Periodismo Popular

“Gerardo Morales continua ad applicare la giustizia come gli pare”, ha denunciato la leader sociale Milagro Sala. Lunedì, diverse organizzazioni Kirchneriste hanno chiesto di mobilitarsi per chiedere il rilascio dei prigionieri politici del paese. “Non si tratta solo di Milagro, ci sono 11 prigionieri politici a Jujuy e circa 60 in Argentina”, ha detto Sala durante un’intervista a El Destape Radio.

“Per un Natale senza prigionieri politici” è stato lo slogan che ha richiamato centinaia di attivisti sociali nelle vicinanze dei tribunali del centro di Buenos Aires. Si sono mobilitati in difesa di Amado Boudou, Luis D’Elía, Milagro e altri. “Con coloro che governano oggi siamo amici da molto tempo. Non voglio parlare con Alberto o Cristina perché diranno che abbiamo un accordo ed è l’ultima cosa che voglio”, ha detto la leader della Tupac Amaru, che, come ha sottolineato, è stata “in carcere per quattro anni con Macri e un anno con Alberto Fernández”.

D’altra parte, la leader ha assicurato che la giustizia sta affrontando un grave problema strutturale. “Il problema della Corte deve essere risolto dal governo nazionale”, ha detto, aggiungendo: “Devono prendere una decisione più forte con quello che succede con la legge in Argentina”. Milagro ha assicurato che “da molto tempo” è amica di coloro che oggi governano il Paese. In questo senso, ha assicurato che non vuole “parlare con Alberto o Cristina perché poi diranno che abbiamo un accordo ed è l’ultima cosa che voglio”.

Il 16 ottobre 2020 il Tribunale penale economico della provincia di Jujuy ha chiesto il rilascio della leader sociale nel contesto della “Megacausa”, per la quale stava scontando una detenzione preventiva. Tuttavia, Milagro è stata condannata a 13 anni di carcere per il caso “Pibes Villeros”.

 

Traduzione dallo spagnolo di Silvia Nocera

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