Il ventennale muro di gomma sulla questione uranio impoverito sta finalmente mostrando crepe molto profonde. Il metallo pesante disseminato dalla Nato nella quantità di centinaia di tonnellate in tutte le sue “guerre umanitarie”, “operazioni di pace” e poligoni militari ha causato una strage tra i civili sottoposti ai bombardamenti e tra lo stesso personale militare coinvolto nelle operazioni belliche. Gli alti vertici militari e politici, con le loro sistematiche e perduranti omissioni, hanno la responsabilità diretta per quella che possiamo definire a tutti gli effetti una silenziosa strage di Stato.

Il ministero della Difesa viene infatti inchiodato alle sue responsabilità in tutte le aule di tribunale, nei vari gradi e sedi di giudizio compresi svariati Tar regionali e persino presso il Consiglio di stato.
Il generale in servizio Roberto Vannacci ha già depositato un esposto presso la procura di Roma e quella militare dove chiama in causa gli alti vertici della Difesa per le palesi omissioni che hanno oggettivamente impedito la tutela del proprio personale dall’esposizione all’uranio impoverito nelle missioni all’estero. Denunce poi confermate pubblicamente dal colonnello Fabio Filomeni che con il generale Vannacci ha prestato servizio in Iraq.
Come Rifondazione Comunista, da sempre vicini alle vittime civili e militari (per lo più soldati di truppa mandati allo sbaraglio) e grazie alla senatrice Paola Nugnes che ci rappresenta, abbiamo depositato una interrogazione parlamentare rivolta al ministro della Difesa Guerini affinché risponda al parlamento, ai cittadini ma soprattutto alle stesse vittime e famigliari delle vittime sulle pesanti responsabilità che incombono sul suo dicastero.
L’ostinata omertà anche di questo ministro non può coprire la realtà di una credibilità istituzionale andata in frantumi e della farsa dei presunti risvolti “umanitari” della Nato e delle sue guerre.
Proseguiamo sulla strada indicata dalla nostra compagna Lidia Menapace che da senatrice e da attivista lavorò con grande impegno per far emergere la verità sull’uranio impoverito e le sue vittime.

Maurizio Acerbo – Segretario nazionale

Gregorio Piccin – Responsabile pace, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea