Il Prinz Eugen realtà sociale torinese molto impegnata nella lotta contro i CPR annuncia, in concomitanza con Carovane Migranti, un presidio di solidarietà ai trattenuti del CPR di Torino.

 

La meticolosa sottrazione dei telefoni personali ai reclusi nel centro per i rimpatri (avvenuta a seguito della messa in piazza di video che mostravano le inaccettabili condizioni in cui si vive) ha completamente modificato la possibilità di collaborare tra dentro e fuori.
Prima, quando ogni persona possedeva il proprio mezzo di comunicazione, i contatti potevano diventare relazioni, sottraendo così chi è fuori al solo ruolo di “assistente/megafono”.
Prima, nelle notizie di ciò che avveniva nei vari cpr italiani (scioperi della fame, cucitura delle bocche, autolesionismo, Rivolte collettive etc) si trovava anche le forza di rispondere ad una macchina tesa solo a rendere la tua vita clandestina ed impossibile.
Prima, potevamo contagiarci scambiandoci musica : io a loro, musica del sottosuolo che spesso veniva a cantare contro quelle mura e nei presidi; loro a me, canzoni che spesso parlavano del viaggio, della terra abbandonata per forza di cose, di un’altra vita.
ORA. Tutto è più complicato. Tutto più monitorato e spiato. Tutto più distante.
Poche le notizie che escono. Per fortuna, per chi li ha, rimangono amici e parenti a far sapere cosa accade.
Toccherà trovare altre vie che ci portino a combattere quella distorsione psico/legale, che non ammette la esistenza di persone marchiate dallo stato come clandestine.
Il cpr rimane un abominio.
Le alte mura che lo circondano e le divise vuote che lo proteggono vanno cancellate.
Se non per solidarietà almeno per preservare alcuni spazi di libertà che riguardano anche chi clandestino non è.
DOMENICA 30 AGOSTO
ORE 14.00
CPR di Torino lato c.so Brunelleschi.
PRESIDIO con arrivo delle Carovane Migranti
CHIUDERE I CPR. TUTTI. ORA.
NO AI CONFINI.
Cpr: il nostro Razzismo è il loro Reato.
Fonte: Prinz Eugen