Può essere stata la non sopportazione della sofferenza altrui a far scaturire in Maria Montessori la voglia di diventare medico. Fu proprio un medico a darle pochi giorni di vita da bambina e lei, rassicurando i genitori, disse: “non preoccupatevi, non morirò. Ho troppe cose da fare”.
E di cose ne ha fatte. Tante. Tutte bellissime. È stata la prima donna in Italia a conseguire una laurea in medicina, è diventata attivista per dare forza alla lotta delle donne dell’epoca perché potessero avere diritto al voto e, con bambini considerati “deficienti”, e per questo costretti a vivere in stanze senza giocattoli né vita, ha costituito una classe con alunni che agli esami di quinta elementare hanno conseguito risultati uguali o migliori dei coetanei ritenuti normali.
La Montessori ci ha insegnato che il modo migliore per cambiare qualcosa è sostituirlo con qualcos’altro di meglio. E ci ha insegnato che l’amore per gli altri fa amare di più noi stessi.
Lei che è stata una costruttrice di bellezza ha creato un metodo scientifico con il quale i bambini crescono in armonia perché in conformità con i propri talenti, con le proprie propensioni, con il proprio disegno interiore.
La scuola fascista, con l’obiettivo di avere uomini da dirigere, la scuola di ispirazione capitalista che crea consumatori egocentrici, competitivi e individualisti, la scuola montessori con classi disomogenee perché ognuno possa sviluppare la propria unicità, la propria bellezza interiore, che batte ogni insignificante e spesso ridicola ricerca di rientrare negli standard come tanti manichini senza contenuti.
La bellezza interiore, quella dello sguardo materno sul mondo, quello che porta ad opporsi all’invio di qualsiasi arma, anche giocattolo, a paesi in guerra o nei quali non esistono diritti, quello che ti porta a non correre per l’ultimo posto a sedere su un treno e a rispettare le altre specie terrestri e la natura.
150 anni fa è nata una donna con un amore per gli altri sufficiente da aver creato un metodo educativo che rende ogni bambino libero, propulsore di bellezza, unicità e amore. Possiamo pensare di far crescere i bambini in un altro contesto?

Maria Tecla Artemisia Montessori nota come Maria Montessori nasce a Chiaravalle il 31 agosto 1870 e morirà a Noordwijk il 6 maggio 1952. E’ stata un’educatrice, pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, internazionalmente nota per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole materne, elementari, medie e superiori in tutto il mondo; fu tra le prime donne a laurearsi in medicina in Italia.

Il 31 agosto 2020, a 150 anni dalla sua nascita Metaeducazione e ABC vogliono festeggiare questa donna, presso l’Osservatorio dei diritti, della geopolitica e dell’ambiente “Una Stanza Tutta Per Noi” a Villa Litta Milano, con insegnanti che da anni sono impegnati a diffondere e difendere il metodo.