“Bloc-News eventi e fatti in Sicilia” rubrica a cura di Toni Casano

Ricostruire Solidarietà con la Palestina

Palermo – Martedì 21 luglio ore 16:00 ·Ex Fonderia Oretea (Piazza Fonderia)

Lo scorso 27 giugno scorso le seguenti organizzazioni –  Arci Palermo; Anpi Palermo, CGIL Palermo, Centro Studi Pio La Torre, Consulta della Pace Palermo, Associazione amicizia Italia – Cuba, Freedom Flotilla Italia, Partito Rifondazione Comunista, Potere Al Popolo – avevano indetto una giornata di solidarietà dedicata al popolo palestinese contro l’annessione dei suoi territori  da parte da Israele. Una giornata che ha segnato un percorso unitario condiviso dall’associazionismo democratico cittadino, con il patrocinio dell’amministrazione comunale che ha concesso la disponibilità dei suoi spazi, impegnandosi nella causa del popolo palestinese. Oggi, a partire dalla comunità insediatasi a Palermo, si vuole costruire un processo attivo di sostegno “che si pone l’obiettivo   come si augura Freedom Flotilla Italia, organizzatrice dell’evento – di concretizzare tale impegno e progettare percorsi ed interventi comuni”. [info]

Assemblea pubblica – PALERMO SI RIALZA

Palermo- Mercoledì 22 luglio ore 17:00 Piazza Pretoria

Organizzato dal Centro Sociale Anomalia e da Potere al Popolo, il presidio “Contro l’abbandono dei territori e per la messa in sicurezza della città” si terrà davanti a Palazzo delle Aquile. Al “microfono aperto” dell’assemblea tutti potranno intervenire in merito alla sfiorata tragedia di mercoledì 15 scorso. Ciò che è successo a seguito dell’alluvione che ha colpito l’intera città “non potrà essere dimenticato – dicono Pap e Anomalia – perché in tanti hanno subito danni materiali e vissuto momenti di terrore”. Ma soprattutto i promotori sollecitano gli amministratori pubblici a un pronto intervento al fine di scongiurare, prevenendo, “nuovi rischi e potenziali tragedie”. A loro avviso, mostrando piena chiarezza, “le responsabilità sono di tanti, trasversali, croniche”. Contro il ‘gioco dello scaricabarile’ prendono le distanze dal solito balletto istituzionale. Come scrivono nella convocazione del presidio pubblico, “il rimpallo delle responsabilità è ormai la costante in un mondo, quello delle cariche pubbliche, incapace di ripensarsi e mettersi al servizio reale della comunità”. Nella fattispecie, chiamano in causa uno per uno gli enti pubblici preposti ad assolvere i compiti istituzionali loro attribuiti: l’amministrazione comunale, per quanto riguarda la competenza sulla manutenzione e l’adeguamento  della rete idrica e fognaria (“i progetti di adeguamento della rete stessa – scrivono Anomalia e Pap – non sono mai stati attuati nonostante dal 2013 tanti proclami siano stati dati in pasto all’opinione pubblica”); la Protezione civile della Regione Sicilia, la cui “macchina della prevenzione e dell’emergenza non ha funzionato come doveva,; senza contare i tanti commissari regionali e statali nominati nel tempo che “non hanno prodotto nulla”.

La critica espressa dai soggetti sociali che operano in particolare nei quartieri storici del territorio palermitano non lascia spazio a possibili strumentalizzazioni, prendendo le distanze dalle “retoriche politiciste ed elettoraliste che vogliono semplificare il problema al solo scopo di lanciare la campagna elettorale!”. Infine, contro l’onda di sciacallaggio alzatasi sui resti di una tragedia sfiorata, in uno col rilancio immediato di un piano di messa in sicurezza della città, dichiarano: “Non possiamo  dare spazio a sciacalli e opportunisti vari, ma che cali il silenzio, no, è un’opzione che non possiamo proprio permetterci”. E propongono alle forze più sensibili della società palermitana di ridisegnare il tessuto urbano e sociale della città: “Ripensiamo insieme Palermo e la sua struttura, che si sono dimostrate fragili.

Facciamolo ora perché non possiamo più aspettare l’ennesima tragedia!” https://www.facebook.com/events/368947607409162/

Il Termometro della Città – incontro pubblico sul clima

Palermo – Mercoledì 22 Luglio ore 18:30, Piazzetta Mediterraneo

Quali strategie di governo ai tempi della crisi climatica? A questo interrogativo tenteranno di rispondere le attiviste e gli attivisti impegnati nella sfida contro il surriscaldamento del pianeta e per una società   ecologicamente sostenibile rispetto alle condizioni imposte dal sistema attuale. “Osservando il clima che cambia, e con esso il nostro territorio e le nostre vite – scrivono le associazioni locali organizzatrici dell’incontro: Legambiente, A Sud Sicilia, Marginal Studio, Fridays For Future  ed  Extinction Rebellion – abbiamo sviluppato l’esigenza di uno spazio in cui confrontarci sulle strategie per fronteggiare questa crisi e per mitigare ed adattarci agli effetti già in atto”. Nell’invito alla partecipazione diramato si segnala l’intervento del docente-Unipa di Ecologia, Prof. Chemello, che aiuterà i convenuti “ad avere uno sguardo ampio sulle conseguenze del cambiamento climatico”.  https://www.facebook.com/events/3365066746968091/

In piazza contro l’omobitransfobia #moltopiùdiZan

Messina – Giovedì 23 luglio ore 18:00 – Piazza Unione Europea (Municipio)

La manifestazione peloritana è promossa da Liberazione Queer+ , Link Messina – Studenti Indipendenti, L’Altra – Collettivo Femminista Intersezionale e Unione degli Studenti. Dal lungo comunicato dei promotori il nostro abstract: “In questi giorni nelle piazze di tutta Italia è in corso una mobilitazione da parte di gruppi Pro-Life, catto-fondamentalisti e cis-etero-patriarcali contro il DDL Zan-Scalfarotto, definendo questo disegno di legge non solo come inutile, ma anche come liberticida. Il disegno di legge contro l’omobitransfobia prevede la modifica degli articoli 604 e 605 del Codice Penale, che puniscono le discriminazioni etniche e religiose e a cui verranno aggiunte le diciture “fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere” con relative sanzioni ed eventuali reclusioni. In più, all’articolo 604-ter del C.P., sarà aggiunta l’aggravante basata su e per “reati punibili con pena diversa da quella dell’ergastolo commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale, religioso o fondato sull’omofobia o trans fobia… Il giorno 23 saremo anche noi in piazza per opporci come la storia della lotta politica dal basso insegna: diffondendo cultura, ballando, cantando, mostrando i nostri corpi e le nostre vite come il manifesto politico queer e froc*, che rappresentano oggi più che mai la nostra voglia di libertà. Reinventeremo metodi di socializzazione mantenendo le distanze fisiche ma non sociali, perché se scendiamo in piazza durante una pandemia la questione non può che essere necessaria. Saremo in piazza perché sappiamo bene la retorica che questi gruppi vogliono portare in mezzo a noi: Dio, Patria e Famiglia – ma la loro è violenza”. [info.events]

Chi mi hai BENI! – La cultura torna in piazza!

Messina – Sabato 25 luglio ore 19:00 – Piazza Casa Pia

‘No beni culturali alla Lega Nord – Musumeci dimettiti’, questo il titolo dell’iniziativa di promozione culturale, la cui finalità è mettere al centro dell’attenzione degli amministrato e della cittadinanza dello stretto lo stato di degrado e di abbandono di buona parte del patrimonio culturale di rilevanza straordinaria, con il colpevole silenzio delle istituzioni.

“Dopo la scelta del presidente Musumeci di assegnare l’assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana a un leghista – scrive Il nodo critico del gruppo messinese – crediamo che sia necessario difendere il nostro patrimonio culturale e restituirlo alla città, creando spazi di socialità e aggregazione. Tra gli obiettivi abbiamo quello di sollecitare le istituzioni a prendersi cura del portale Porta Grazia, un pezzo importantissimo della nostra storia abbandonato e vandalizzato. Ma vogliamo anche ridare dignità alle mura della piazza con delle opere murarie. Abbiamo quindi attivato una raccolta fondi che sarà interamente utilizzata per i materiali necessari a realizzare queste opere. Per questi motivi chiediamo a cittadini, realtà politiche e sociali, associazioni e rappresentanti delle istituzioni che hanno a cuore la difesa del nostro patrimonio culturale e la valorizzazione degli spazi abbandonati di darci una mano: ogni contributo sarà prezioso al fine della realizzazione del nostro progetto! [info]

Altriménti – Rassegna LGBTIQ+

Palermo – 23\24\25 luglio ore 18:30via M. Puglia n.21

Altriménti è un modo diverso di pensare, di immaginare la società e le relazioni.Tre giorni, tre libri, tre autori.

La rassegna è organizzata da Arcigay , Fandango Libri, Palermo pride, Moltivolti e Libreria Europa.

Ecco gli altri appuntamenti:

23\7 “L’uomo senza inverno” https://www.facebook.com/events/720385798757186/
24\7  “Signorina. Memorie di una ragazza sposata” https://www.facebook.com/events/790088258252010/
25\7  “Caccia all’omo. Viaggio nel Paese dell’omofobia” https://www.facebook.com/events/1117435198612494/

Giovani LGBT Aspetti Psicologici e Legali

Messina – Sabato 25 luglio alle ore 10.30 – evento online

Lo sportello Legale e Psicologico Arcigay Makwan Messina organizza un incontro interattivo, una tavola rotonda, per parlare insieme delle sfide evolutive nei giovani LGBT, nelle famiglie e la comunità. “Porre l’accento sull’impatto che lo scoprirsi omosessuale ha sulla crescita e sullo sviluppo del bambino prima, dell’adolescente e dell’adulto poi. Chi è giovane ha un rischio di esclusione specifico, dovuto al difficile rapporto tra autonomia e integrazione sociale, alla fragile transizione dalla scuola al lavoro”. Alle sfide della condizione giovanile si sovrappone il rischio dell’omo-lesbo-bi-transfobia. Interverranno: Rosario Duca (Presidente Arcigay Makwan), Serena Valentina Mormino (legale), Maria Catena Silvestri (psicologa) e Gabriella Midili (scrittrice). [info] 

 Incontro di solidarietà con i prigionieri politici Mapuche

Palermo – Martedì 28 luglio ore 18: 30 –Lab “A. Ballarò“ (largo Rodrigo Pantaleone 9)

Promosso dal Coordinadora Anticarcelaria “La Fuga”, l’incontro vuole esprimere solidarietà al movimento Mapuche (e non solo) e al suo leader Celestino Córdova, detenuto nel carcere di Temuco. Córdova è già al suo quinto sciopero della fame – dopo l’arresto del 2013- e a lui si sono uniti altri detenuti, non solo del carcere di Temuco nel sud del Cile. La protesta dei prigionieri politici mapuche rivendica la libertà immediata per loro e per tutti i prigionieri\e politici che hanno partecipato delle rivolte popolari in Cile. Nel corso dell’iniziativa saranno proiettati dei documentari che illustreranno l’attuale situazione politica cilena.

È previsto un collegamento on line con una delegazione del movimento Mapuche. https://www.facebook.com/events/316062982905353/