Il 1° aprile tre ex comandanti della Marina Militare britannica hanno inviato una lettera a tutti i parlamentari del paese, criticando la decisione di mantenere un deterrente nucleare in mare.

I comandanti affermano che il costo di 2 miliardi di sterline all’anno per mantenere questa struttura nucleare ed essere pronti alla guerra appare ingiustificabile, soprattutto perché i costi economici della pandemia di coronavirus stanno aumentando,  mentre non sembra esistere alcuna necessità di contrastare la minaccia di un imminente attacco nucleare contro il Regno Unito.

Inoltre la lettera mette in discussione la decisione del Parlamento di investire risorse ancora più consistenti nella costruzione di nuove testate nucleari e di sottomarini per trasportarle.

“E’ del tutto inaccettabile che il Regno Unito continui a spendere miliardi di sterline per il dispiegamento e la modernizzazione del sistema di armi nucleari Trident di fronte alle minacce alla salute, al cambiamento climatico e alle economie mondiali che il Coronavirus pone”, ha detto il Comandante in pensione Robert Forsyth, un ex ufficiale di sottomarini nucleari, firmatario della lettera e sostenitore della campagna ‘Move the Nuclear Weapons Money’.

La lettera è un’iniziativa della Bertrand Russell Peace Foundation ed è stata inviata a tutti i membri delle due Camere del Parlamento del Regno Unito, del Parlamento scozzese, delle Assemblee Nazionali del Galles e dell’Irlanda del Nord.

“Questa pandemia e l’incapacità del governo britannico di prepararsi o di rispondere efficacemente a una minaccia così immediata per la vita, dimostra le priorità contorte al centro della spesa per le armi nucleari”, ha detto Tom Unterrainer, direttore della Bertrand Russell Peace Foundation. “Piuttosto che lavorare per garantire una reale sicurezza, questo governo dà priorità all’acquisizione e al dispiegamento di armi di sterminio di massa”.

I firmatari della lettera sperano che i loro sforzi per contestare il deterrente nucleare marino “Continuous At Sea Deterrent” incoraggino i politici e i cittadini a mettere in discussione la moralità e la sostenibilità delle armi nucleari.

Secondo l’ex Comandante Robert Green, ex co-pilota di aerei con armi nucleari e uno degli altri cofirmatari della lettera, “la deterrenza nucleare non è altro che un ripugnante e illegale racket di protezione, usato come valuta contraffatta di potere ed estremamente redditizio per l’industria degli armamenti”.

La lettera è stata sostenuta da alcuni parlamentari britannici, tra cui il deputato On. Ian Blackford (capogruppo del Partito Nazionale scozzese a Westminster), Lord Green di Deddington, la baronessa Sue Miller di Chilthorne Domer e Bill Kidd (deputato al Parlamento scozzese). La baronessa Miller e Mr. Kidd sono i copresidenti britannici dell’organizzazione ‘Parlamentari per la non proliferazione e il disarmo nucleare (PNND)’.

“Il Covid-19 ci sta dimostrando che le peggiori minacce per l’umanità, le pandemie e i cambiamenti climatici, sono condivisi a livello globale”, ha detto la Baronessa Sue Miller. “Non dovremmo sprecare risorse per rinnovare le armi nucleari, ma usare tutti i mezzi possibili per affrontare questi problemi fin troppo reali”.

“Tutte le potenze armate nucleari, e gli Stati che le sostengono, stanno sprecando risorse preziose per i Trident contro il volere dei loro popoli, quando dovrebbero affrontare il vero e mortale nemico sotto forma di COVID19″, ha detto Bill Kidd, deputato che funge anche da coordinatore del gruppo interpartitico sul disarmo nucleare nel Parlamento scozzese.

“Con gli esseri umani e le economie nazionali sottoposti a una vera e propria minaccia, è dovere dei governi e dei parlamentari ritirarsi dalla pianificazione e dalla preparazione della guerra nucleare, e cooperare invece a livello internazionale per affrontare questa pandemia mortale”, ha concluso Kidd.

Move the Nuclear Weapons Money

http://www.nuclearweaponsmoney.org/

Traduzione dall’inglese di Thomas Schmid