“In queste ore il direttore sanitario dell’Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso, ha giustamente chiesto al prefetto di Arezzo la requisizione di una struttura alberghiera idonea per ospitare le persone in sorveglianza sanitaria e in isolamento fiduciario, a garanzia della sicurezza sia di chi è negativo al virus sia a chi è positivo. Procedure simili vanno adottate in tutta la Toscana, è da tre settimane che proponiamo un piano regionale di requisizioni di grandi strutture private, da concordare con sindaci e prefetti, per le esigenze legate alla quarantena e all’emergenza”. Ad affermarlo è Tommaso Fattori, candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra.
“La requisizione di alberghi o altre grandi strutture private, con un indennizzo al proprietario, è un’eventualità già prevista dal Codice civile in presenza di gravi e urgenti necessità pubbliche, ora ribadita nel Decreto Cura Italia”, precisa Fattori. “Sul territorio regionale ci sono tante grandi strutture private di proprietà di banche, assicurazioni, società per azioni che possono essere utilizzate come luoghi di ricovero. Pensiamo ad esempio allo Student hotel e all’ex clinica Santa Chiara di Firenze di piazza Indipendenza, ma anche a molte strutture turistiche sulla costa, a partire dalle Colonie e da grandi villaggi turistici. Si tratta di strutture che potrebbero essere utilizzate per accogliere le tante persone soggette a quarantena e i positivi in via di negativizzazione, per il soggiorno temporaneo di migranti e persone senza fissa dimora, e per gestire le emergenze derivanti dalla diffusione del virus nelle Rsa, nelle Rsd o in altre strutture di residenza sociale pubblica o privata”, conclude Fattori.

In una ulteriore nota sul tema il Gruppo Consiliare di Toscana a Sinistra dichiara:

“L’Azienda regionale di sanità ha reso noto che la Toscana è in ritardo nel fornire i risultati di 10mila tamponi perché mancano i reagenti per analizzarli. Cosa aspetta la Regione a requisirli alle strutture private che ne sono in possesso? Da giorni – affermano i consiglieri regionali di Toscana a Sinistra, Paolo Sarti e Tommaso Fattori – ripetiamo che in questa fase di emergenza sanitaria senza precedenti le requisizioni sono uno strumento importante e previsto dalla legge. Si possono requisire i materiali o gli stabilimenti in grado di produrli, per il periodo dell’emergenza. La carenza di reagenti rallenta l’analisi dei tamponi e la Regione è costretta a correre ai ripari coinvolgendo i laboratori dell’università, quando basterebbe procedere com’è stato fatto in altri paesi europei, ossia requisendo i materiali o gli stessi laboratori privati”, spiegano Sarti e Fattori. “Una situazione come quella attuale richiede la massima coordinazione. È inaccettabile che i laboratori privati abbiano accesso a risorse che sarebbero invece necessarie alla sanità pubblica”.

Fonte: Ufficio Stampa  Toscana a Sinistra