Sabato 22 Febbraio alle 18 si terrà presso il circolo Arci Futuro Imperfetto, in via Bologna 26, la presentazione de libro “Femminismo delle zingare, intersezionalità, alleanze, attivismo di genere e queer” insieme all’autrice Laura Corradi, ricercatrice all’Università della Calabria e insegnante di Studi di Genere e Metodo Intersezionale.

La presentazione è stata organizzata dall’associazione politico culturale Coalizione Civica per Pescara, creatasi successivamente le elezioni comunali pescaresi dello scorso anno.

Laura Corradi affronta un fenomeno sociale poco conosciuto in Europa e quasi inesistente in Italia: il femminismo delle donne rom, gitane e traveller. Le zingare appartengono alla più grande minoranza d’Europa, perseguitata nel passato ma anche nel presente.

L’attenzione dell’autrice è posta sulle soggettività che producono saperi e lotte contro il sessismo, il classismo, la rom-fobia, le forme di anti-zingarismo sociale e istituzionale – che non accennano a diminuire –, puntando al rispetto culturale nel superamento di patriarcato e omofobia nelle comunità. Il volume offre una brillante analisi delle ricerche sociologiche recenti che documentano diverse forme di oppressione multipla, ma anche agency politica e attivismo di genere in queste comunità nei vari paesi europei.

Il femminismo delle zingare prende in considerazione il punto di vista e le sfide delle attiviste zingare come protagoniste attive della narrazione di una storia non ancora raccontata.

L’argomento, molto delicato ma importantissimo per la città abruzzese, in quanto presenta una delle più grandi comunità rom del centro Italia, verrà trattato nello specifico, insieme all’autrice, dal tavolo di lavoro femminista dell’associazione, promotore principale dell’iniziativa, e dalle attiviste rom del territorio, tra cui Giulia Di Rocco, che vanta un’importantissima attività di divulgazione culturale rom degne di nota, insieme alla sua associazione “Amici di Zefferino”.

L’obiettivo principale dell’iniziativa è proprio quella di mostrare uguaglianza ed unità tra la comunità rom e “gagè” (i non rom) proprio grazie al femminismo, poiché siamo tutti e tutte unite dalla lotta al patriarcato.