Lettera aperta alla Sindaca, agli Assessori e ai Consiglieri comunali di Torino
Ora che si sta diradando il grande fumo del Regolamento dei Beni Comuni Urbani, approvato per il rotto della cuffia, da 21 su 40 consiglieri comunali di Torino il 2 dicembre scorso, chiediamo che vengano alla luce i reali obiettivi di quel Regolamento.
Essi riguardano un gruppo di importanti complessi edilizi della nostra città, inseriti in un Protocollo d’Intesa firmato il 13 settembre 2019 dalla Sindaca di Torino con Cassa Depositi e Prestiti e alcune sue aziende partecipate, attive nel campo delle operazioni immobiliari.
Il Protocollo ha lo scopo di far rendere … ma ora si usa il verbo “valorizzare“, a fini sociali? economici? speculativi? un grande patrimonio pubblico abbandonato, come Cavallerizza Reale, l’ex MOI, il complesso Buon Pastore, l’ex Thyssen, Superga, e altro ancora.
Una clausola dell’intesa stabilisce che entro il 30 ottobre 2019 doveva essere presentato “il Progetto Unitario di Valorizzazione del compendio denominato “Cavallerizza Reale” al fine di definire l’assetto generale del complesso, le destinazioni d’uso e le modalità di intervento ammesse”.
Ammesse da chi? Dal Piano Regolatore? Allora vorrà dire che la Cavallerizza sarà trasformata in alberghi, negozi, uffici, residenze d’alto bordo con il parcheggio interrato sotto i Giardini Reali. Ammesse dal Protocollo d’Intesa? Non sappiamo se esso prevede una Variante di Piano Regolatore che scongiuri la speculazione immobiliare e finanziaria ammessa non solo dal PRG vigente ma agevolata anche dalla Fondazione Beni Comuni privata, prevista nel nuovo Regolamento dei Beni Comuni Urbani.
I cittadini hanno il diritto di sapere. La partecipazione è democrazia.
Vi chiediamo quindi di rendere pubblico il Progetto Unitario di Valorizzazione della Cavallerizza Reale e presentarlo alla cittadinanza nel corso di una assemblea aperta.
Assemblea21