Il 7 novembre la Corte penale internazionale ha condannato a 30 anni di carcere Bosco Ntaganda, l’ex capo di un gruppo ribelle della Repubblica Democratica del Congo, tristemente noto come “Terminator”.
Si tratta della sentenza più dura emessa finora dal massimo organo di giustizia internazionale.
Ruandese, 46 anni, Ntaganda si era consegnato volontariamente alla giustizia nel 2013.
A luglio era stato giudicato colpevole di crimini di guerra – tra cui omicidio, stupro e riduzione in schiavitù sessuale – commessi tra il 2002 e il 2003 nella regione dell’Ituri, nell’est della Repubblica Democratica del Congo.