Quella di mercoledì 2 ottobre dell’anno di grazia 2019, festa degli Angeli Custodi, sarà una data memorabile per il popolo sardo. Una data che potrà rimanere scolpita negli annali delle infamie e degli oltraggi che questa terra sarà costretta ancora una volta a subire.

Sarà questa la data in cui il Proconsole dei grandi capitali finanziari e affaristici che fanno capo alla BCE, alla UE, alle varie lobby del cemento selvaggio, il Professor Avvocato Conte si affaccerà virtualmente dal balcone del Palazzo Regio a Cagliari per annunciare solennemente che i sardi, tutti i sardi, saranno caballeros, caballeros metanizzabili e metanizzandi.

Un progetto folle che va avanti da svariati decenni, quello della metanizzazione della Sardegna,  un progetto che è diventato scaduto ed obsoleto e che, quindi, deve essere imposto ai sardi. Una storia che si ripete come quella della chimica degli anni 70 e della “industrializzazione” della Sardegna.

la storia sembra non avere insegnato niente. Troppi interessi fanno sì che (im)prenditori, sindacalisti alla giornata, se non direttamente a libro paga di aziende, partiti e partitini si sdraino bocconi per sostenere questa ulteriore servitù imposta alla nostra terra. Una servitù costituita da un ulteriore furto di terra a danno dei sardi e del clima, visto che il metano ha un effetto clima alterante di circa 80 volte superiore a quello del carbone.

Così è stato per la SARAS, per la chimica  di Ottana, Porto Torres, per non parlare della fabbrica di bombe di Domusnovas, dei poligoni di Teulada e Quirra , così sarà per la metanizzazione della Sardegna. “Metanizzazione leggera” (come la vorrebbero certi ambientalisti) o “pesante” come la desiderano confindustria, sindacati e partiti.

Nessuno si chiede:

Serve ai sardi il metano?

A cosa serve il metano?

Sono giustificabili i due miliardi di euro che verranno spesi per la metanizzazione?

L’alternativa che viene offerta ai sardi sembra essere una e solo quella:  la metanizzazione, ovvero come decidere di suicidarsi:  col carbone, con gli scarti di combustione della SARAS o col metano.

Se questo è il menù preparato per noi, se questo è il menù che il demichef  Avvocato, professor Conte si accinge a proporci; noi abbiamo un dovere: quello di rispedirglielo al mittente!

il “suo” progetto è scaduto. Non ci interessa!

Una Regione che plaude a questo scellerato progetto o è in malafede o è semplicemente incapace.

Non si lamentino i sardi, domani,  di questa ulteriore servitù, né delle bollette che toccherà loro pagare.

Il Cagliari Social Forum, insieme ad altri, ribadisce  la propria contrarietà al progetto di metanizzazione con un presidio che si terrà mercoledì  2 ottobre alle ore 11 presso la prefettura di Cagliari, in Piazza Palazzo.