Quando a fine marzo del 2016 siamo partiti per il viaggio di solidarietà nel deserto algerino, nei campi profughi saharawi, non pensavamo che il nostro progetto che pur aveva trovato molte adesioni tra i nostri amici, avrebbe avuto il successo che ha ottenuto sia tra le Autorità Saharawi sia tra le famiglie che hanno acconsentito l’adozione a distanza dei loro figli.

Le prime adozioni contavano 128 i bambini, adolescenti e giovani che abbiamo incontrato durante la nostra permanenza nel deserto. Sono stati giorni faticosi ma al tempo stesso meravigliosi. I Sindaci della provincia di Auserd hanno scelto i minori da aiutare sia negli studi, sia perché orfani, sia perché malati e abbiamo apprezzato la loro scelta tanto e come, loro hanno apprezzato il nostro lavoro meticoloso nel prendere i dati, segnarsi i numeri di telefono, il loro indirizzo, le lingue conosciute, la frequenza degli studi e il loro disagio: molti gli orfani di madre o di padre, chi deceduto per parto chi per malattia mortale.

Non possiamo nascondere che abbiamo anche pianto, quel pianto che nasce dallo stomaco e che stringe le viscere, mai nonostante che alcuni di noi si recano nel deserto da anni, ci siamo avvicinati in questo modo alla sofferenza di questo popolo. Ne abbiamo amato e ne amiamo i principi e la generosità che abbiamo conosciuto attraverso la loro ospitalità in famiglia, la dignità e la bellezza, ma mai ci siamo sentiti come quest’anno accolti, amati, riconosciuti e rispettati come lo può essere Robin Hood nelle fantasie dei bambini che aspettano la giustizia e i diritti da un eroe. Ed è ciò che ci hanno chiesto, prendendomi per mano con fare intimo e cospiratorio:- ma tu sei Robin Hood? Ho riso e abbiamo riso, felici di essere a nostro modo “giustizieri” anche se, anacronistici.

Ma eroi si può esserlo senza esserlo, piangendo e ridendo, distribuendo giocattoli e sorrisi, semi che possono essere coltivati da chiunque non solo nel deserto algerino anche se, devo dire, che forse i Saharawi possiedono per questi semi un terreno più fertile delle nostre “avanzate” società.

Ogni anno incontriamo, subito dopo il viaggio di solidarietà, incontrato i donatori, i semi preziosi che ci hanno aiutato e, abbiamo raccontato, spiegato e orgogliosamente mostrato i bellissimi bambini e giovani che hanno adottato a distanza. Oggi sosteniamo oltre 190 bambine e bambini. Abbiamo dal 2016 distribuito oltre 40mila euro e formalizzato adozioni dai pochi mesi di vita ai 20 anni. Un giovane volontario del Fronte Polisario adottato dall’Anpi Lanciotto Ballerini, ci ha preso il cuore perchè in questi ultimi giorni la Repubblica Araba Democratica Saharawi sta valutando se riprendere o meno la guerra contro il Marocco, i suoi cittadini soffrono la fame che noi non conosciamo, la dolce amarezza dei perdenti, la paura di dover vivere per sempre profughi e tra i giovani voglia di guerra, voglia di lasciarsi dietro le spalle le decisioni dei padri, gli equilibri degli Stati e le Risoluzioni disattese per una primavera diversa, dopo l’alluvione invernale che ha messo ancor di più in ginocchio la popolazione e aumentato la precarietà del vivere quotidiano.

Noi vogliamo continuare ad aiutarli, per questa motivazione abbiamo fondato nel deserto un’associazione affiliata all’ARCI, l’abbiamo chiamata CittàVisibili, perchè vogliamo far conoscere le ingiustizie, l’assenza dei diritti di tutti i Popoli senza riconoscimento come lo sono i Saharawi, i Palestinesi e i Kurdi. Della nostra Associazione fanno parte alcuni cittadini Saharawi che ci aiuteranno nel rafforzare le nostre relazioni e nel comprendere quali possono essere le ulteriori azioni per far conoscere la vera storia di questo Popolo e aiutare i giovani, attraverso progetti sullo sport e sulla cultura, a restare speriamo vivi.

Sappiamo che non può esserci pace senza giustizia e senza libertà, ma sappiamo che questo mondo ha tutto ciò che serve per consegnare libertà e giustizia a chi non la ha. Ci devono essere soluzioni diverse, ci possono essere altre strade. Noi ci crediamo.

Non siamo Robin Hood, non rubiamo ai ricchi per dare ai poveri, ma sicuramente chiediamo ai ricchi di pensare a chi non ha niente. Non uccidiamo i potenti che commettono ingiustizie, ma sicuramente parliamo, discutiamo, mostriamo le nostre idee e chiediamo verità e giustizia.

Aiutaci a seminare, aderisci ai nostri progetti e alla nostra Associazione, partecipa con noi ai voli di Turismo Solidale che stiamo organizzando per il 2020.

Nadia Conti Presidente CittàVisibili

Il programma di quest’anno

VOLO DI SOLIDARIETA’ – SEMI DI NASO ROSSO 2020
Nel periodo 25 febbraio – 16 marzo 2020 sarà previsto l’annuale volo di solidarietà della nostra Associazione verso i campi
profughi saharawi, collocati nel pieno deserto del Sahara, nel sud-ovest algerino, per portare avanti vari progetti di
cooperazione internazionale. La permanenza nei Campi Profughi non potrà essere minore di una settimana, il periodo è
indicativo al fine di organizzare il programma suddiviso per i progetti che saranno seguiti dai volontari.
Vivere nei campi profughi, significa contare soprattutto se non soltanto su aiuti umanitari e su progetti internazionali.
L’Associazione Città Visibili, perciò, si prefigge di sostenere la resistenza pacifica del Popolo Saharawi attraverso un sostegno
materiale nei campi profughi.
I principali progetti sono:
• “Semi di naso rosso nel deserto”, programma di adozioni e sostegni a distanza, attivo dal 2016 con protocollo firmato
dalla nostra Associazione e dalle Autorità della R.A.S.D. (Repubblica Araba Saharawi Democratica). Ad oggi,
l’Associazione conta n. 200 adozioni e sostegni che riescono ad alleviare, se pur in minima parte, la vita nei campi
profughi, e con un piccolo gesto di tenerezza, riescono ad accompagnare il popolo saharawi nella sua lotta pacifica di
resilienza e resistenza quotidiane. Il ricavato delle adozioni viene consegnato direttamente ad ogni famiglia dai
volontari che si recano nei campi profughi, ed ogni donatore viene messo in contatto con il bambino saharawi
adottato, in modo da creare una rete solidale sotto ogni aspetto. Il criterio in base al quale vengono scelti i bambini da
adottare o i ragazzi da sostenere, è molto semplice: un rappresentante delle istituzioni saharawi, come sindaci o
governatori, indicano ai soci dell’associazione le famiglie più bisognose, che vengono incontrate durante la
permanenza nei campi. Inoltre, ogni viaggio “tenerezza”, ovvero ogni viaggio volto a consegnare il ricavato delle
adozioni, è aperto a coloro i quali hanno adottato a distanza, così da poter toccare con mano la realtà di questo popolo
e poter capire attraverso l’esperienza diretta quello che contribuiscono a creare.
• Sanitario di Tor Vergata, progetto di collaborazione tra gli studenti del corso di laurea in Medicina&Chirurgia in
lingua italiana ed inglese dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata e la R.A.S.D. – Repubblica Araba Saharawi
Democratica, il cui referente in CittàVisibili è Federico Mazzinghi che può essere contattato via email:
saharawitorvergata@gmail.com
Le date esatte del viaggio A/R saranno confermate dopo il 9 novembre 2019, il programma dettagliato sarà consegnato
entro/non oltre il mese di gennaio 2020, il costo a carico dei partecipanti sarà € 300 a settimana, escluso l’acquisto del
biglietto aereo A/R. Per periodi superiori ai 7gg sarà richiesta una quota aggiuntiva non superiore alle € 100. Nella quota sono
comprese: vitto, alloggio presso le famiglie saharawi, trasporti nei campi profughi, assicurazione obbligatoria e spese per il
visto.
Vi prego di segnalarmi il vostro interesse entro il mese di ottobre in modo da poter organizzare il viaggio.