Dieci attivisti di Extinction Rebellion inizieranno martedì 8 ottobre uno sciopero della fame nella piazza di Montecitorio, a Roma, per sottolineare l’urgenza della crisi ecologica e climatica e per chiedere alle istituzioni di affrontarla concretamente. L’iniziativa si inserisce nella Settimana di Ribellione Internazionale, dal 7 al 13 ottobre.

La sede del presidio, unicamente per oggi 8 ottobre, non sarà Piazza di Montecitorio, ma Piazza Madonna di Loreto.

Con questo digiuno collettivo, Extinction Rebellion Italia aderisce al progetto internazionale “Global Climate Hunger Strike” che in tutto il mondo vedrà migliaia di persone rifiutare il cibo in segno di protesta, ma anche per dare una dimostrazione simbolica del reale rischio causato dalla crisi climatica ed ecologica: carestie, insufficienza delle risorse, fame.

Nel corso della settimana, molte altre persone si uniranno allo sciopero della fame organizzato a Montecitorio. Ha annunciato il suo sostegno anche padre Alex Zanotelli il missionario ispiratore e fondatore di movimenti per la giustizia e per la pace.

Lo sciopero della fame arriva a Roma sull’onda di quello portato avanti a Bologna per sette giorni in pieno agosto da Filippo Guerrini, che ha reso possibile il confronto diretto con le istituzioni locali. Grazie alla sua protesta, il 30 settembre Bologna ha approvato due dichiarazioni di emergenza climatica ed ecologica, di cui una presentata e curata da Extinction Rebellion.

Lo sciopero della fame è un atto estremo, perché estrema è la crisi ecologica e climatica in cui si trova l’intero genere umano ed assolutamente inadeguate sono le risposte adottate fino ad ora.

Extinction Rebellion Italia non intende lasciar sole le dieci persone che faranno lo sciopero della fame. Ogni giorno, a partire da martedì 8 ottobre, numerosi attivisti del movimento saranno a Montecitorio. Extinction Rebellion infatti riconosce nella cooperazione tra gli esseri umani l’unica modalità per percorrere una strada diversa – fatta di solidarietà e ascolto – rispetto ad un sistema tossico che ci vuole soli e divisi. Sono previsti un presidio medico e psicologico, attività, interventi e tanto altro con l’obiettivo di diffondere informazioni sulle reali dimensioni della crisi ecologica e climatica e di approfondire le richieste del movimento. Extinction Rebellion non porta messaggi di sventura e catastrofismo, ma di speranza e volontà di agire nel e per il cambiamento. Inoltre dà il benvenuto in anticipo a cittadini, esponenti istituzionali, giornalisti che vorranno manifestare solidarietà a questa protesta profondamente pacifica e consapevole, difficile ma necessaria.

Il tempo è poco, ma le soluzioni sono tante. Manca la volontà politica.

Le richieste immediate di Extinction Rebellion sono:

  1.  incontro pubblico tra istituzioni ed Extinction Rebellion per aprire un dialogo in piazza, dove gli attivisti rimarranno ad aspettare ad oltranza
  2.  calendarizzazione di un secondo incontro formale durante il quale Extinction Rebellion potrà spiegare e motivare le richieste nel dettaglio

Le richieste generali di Extinction Rebellion sono e rimangono:

  1.   Dire la verità : che il Governo riconosca la reale portata della crisi e dichiari l’emergenza ecologica e climatica, agendo di conseguenza e lavorando per mettere tutti i cittadini a conoscenza della gravità della situazione.
  2. Agire ora : raggiungere lo zero netto delle emissioni di gas serra entro il 2025, secondo l’urgenza messa in luce dagli scienziati. Inoltre, Extinction Rebellion chede di arrestare la distruzione degli ecosistemi e la perdita di biodiversità.
  3. Oltre la politica : indire assemblee cittadine guidate dagli scienziati per proporre dal basso nuove politiche ambientali e monitorare l’operato delle istituzioni secondo una nuova modalità di partecipazione e coinvolgimento popolare.

“ Ci rifiutiamo di lasciare in eredità alle generazioni future con la nostra inazione un pianeta morente.

Agiamo in pace, con un amore profondo per queste terre.

Agiamo in nome della vita.”

Extinction Rebellion Italia 

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