Si è finalmente conclusa l’odissea dei migranti salvati dalla nave Eleonore della Ong tedesca Lifeline e dalla Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans.

Tenuta fuori dalle acque territoriali italiane dal decreto dell’ex (ma purtroppo ancora attivo) Ministro dell’Interno Salvini, la Eleonore aveva dichiarato stamattina lo stato di emergenza, per poi forzare il divieto di ingresso e dirigersi verso il porto siciliano di Pozzallo, dopo che nei giorni scorsi era stata respinta sia dall’Italia che da Malta. La Guardia di Finanza ha poi disposto il sequestro amministrativo cautelare della nave. Intanto la Commissione Europea ha comunicato che “stanno proseguendo i contatti con gli Stati membri, per identificare quelli che vogliono collaborare.”

In una serie di tweet sulla vicenda il sindaco di Palermo Leoluca Orlando si appella a Giuseppe Conte “perché intervenga per far cessare queste torture e questisequestri di personache ci fanno vergognare di essere italiani. Ancora una voltal’Italia si espone al ridicolo internazionale e ancora una volta costringe marinai a forzare un blocco per salvare vite umane. A Pozzallo assisteremo fra poche ore ancora al tragico ridicolo di due navi e due equipaggi, uno militare ed uno civile, che svolgonolo stesso compito di salvataggio di vite umane ed alle quali sarà riservato un trattamento diverso: eroi i primi, criminali i secondi”.

Si è sbloccata anche la situazione a bordo della nave Mare Jonio, che lo annuncia su Twitter: “Ci hanno appena comunicato che tra poco la Guardia Costiera  farà sbarcare per motivi sanitari le ultime 31 persone rimaste a bordo della Mare Jonio. La loro odissea è finita e all’orizzonte si intravede un po’ di umanità. Benvenuti in Europa!”

Il divieto di ingresso firmato da Salvini, Trenta e Toninelli resta invece per la nave Alan Kurdi della Ong tedesca Sea Eye, che due giorni fa aveva soccorso 13 migranti.