Dopo la prima fase di sensibilizzazione a Bologna, conclusa il 29 luglio, con l’invio di una proposta di emergenza climatica ed ecologica al Consiglio Comunale della città, inizia una seconda fase più radicale, perché c’è sempre meno tempo per agire. Dal 20 inizieremo uno sciopero della fame in Piazza del Nettuno, per chiedere che le nostre richieste vengano accolte.

L’urgenza ci impone uno sforzo enorme e per questo servono azioni di impatto che tocchino l’animo dei cittadin* e spingano i decisori politici all’azione.

Dal 20 agosto avrà inizio il nostro sciopero della fame . In piazza del Nettuno, nel cuore del potere cittadino, al centro del crocevia sociale di una città da sempre attenta alle richieste politiche dal basso, ma che negli ultimi anni si è assopita all’ombra di una crescita economica appannaggio di pochi, che rischia di mettere a repentaglio la sua identità, di città plurale, inclusiva e progressista.

Sebbene vengano propagandati provvedimenti “verdi”, le azioni concrete come la decisione di radere al suolo il bosco urbano, aumentare i prezzi del trasporto pubblico, senza potenziarlo, autorizzare opere con forte impatto in termini di inquinamento atmosferico, resistenza a pubblicare il bilancio di C02 per ogni settore produttivo sul suolo cittadino, indicano una chiara strada battuta dall’amministrazione: favorire il profitto ad ogni costo.
La stessa strada che ci ha portato all’attuale crisi ecologica in atto che noi, come semplici cittadini, vogliamo definitivamente smettere di percorrere.

Lo sciopero della fame è una rappresentazione plastica di quello che tra pochissimi anni potrebbe accadere a tutti noi, se non agiamo in fretta: patire la fame.

Anche se sembra un problema molto lontano, quello della scarsità di cibo, causata dalle mutate condizioni climatiche è una spada di Damocle che pende sulle teste di tutt* noi e ce lo ha ricordato il report dell’Ipcc pubblicato ad inizio agosto.

Lo sa bene Filippo che dopo anni di studi d’agraria e sistemi naturali, sebbene cosciente, si è scoperto impotente di fronte all’immobilismo politico nel gestire la crisi ecologica in atto. Da tempo gli agricoltori denunciano la diminuzione dei raccolti. Da tempo le associazioni ambientaliste denunciano la grave crisi in atto. Da tempo i cittadini si costituiscono in comitati per portare le proprie richieste, come quelle di Filippo, ai decisori politici. Da tanto, troppo tempo, queste richieste rimangono inascoltate.

Per questo motivo Filippo, da cittadino preoccupato per il futuro che si troverà a vivere e da attivista, ha deciso di indire uno sciopero della fame ad oltranza.

Ogni giorno, a partire da martedì 20, dalle 15 alle 22 il nostro attivista Filippo sarà sotto il Nettuno

Noi di Xr non lo lasceremo solo. Riconosciamo alla cooperazione tra gli esseri umani, l’unica modalità per percorrere una strada diversa fatta di solidarietà e ascolto, contro un sistema tossico che ci vuole soli e divisi. Saremo in tanti a supportarlo, con un presidio medico permanente.
Come noi, vorremmo che tutti i cittadini, le istituzioni, la stampa, venissero a manifestare solidarietà a Filippo.

Ogni giorno, ad oltranza saremo in piazza per diffondere i numeri di questa crisi.
I nostri e quelli di Filippo, non saranno messaggi di sventura, ma di speranza.
Il tempo è poco, ma le soluzioni sono tante. Manca la volontà politica.

Per questo chiediamo la massima partecipazione di tutti i cittadin*

Le nostre richieste immediate sono:

  1. discussione e approvazione della bozza di emergenza ecologica e climatica inviata in data 29 Luglio
  2. incontro pubblico tra istituzioni (cittadine e regionali) e XR

Le nostre richieste generali sono e rimarranno :

1) Dire la verità sui numeri

2) emissioni nette di CO2 al 2025

3)indire assemblee cittadine con istituzioni e scienziati per proporre dal basso nuove politiche ambientali.

Bisogna agire in maniera radicale e bisogna farlo subito.

Extinction Rebellion Bologna.