Il 23 luglio Greta Thunberg ha tenuto un discorso appassionato all’Assemblea nazionale francese sul cambiamento climatico e sulla necessità di un’azione immediata.

Di seguito il testo integrale del suo intervento.

Siamo all’inizio di una crisi climatica ed ecologica e dobbiamo chiamarla per quello che è. Un’emergenza.

Dobbiamo riconoscere che non abbiamo la situazione sotto controllo e che non abbiamo ancora tutte le soluzioni. A meno che queste soluzioni non significhino semplicemente smettere di fare certe cose.

Ammettiamo che stiamo perdendo questa battaglia.

Dobbiamo riconoscere che le generazioni più anziane hanno fallito. Tutti i movimenti politici nella loro forma attuale hanno fallito.

Ma l’homo sapiens non ha ancora fallito.

Sì, stiamo fallendo, ma c’è ancora tempo per cambiare tutto. Possiamo ancora risolvere il problema. Abbiamo ancora tutto nelle nostre mani.

Ma se non riconosceremo i fallimenti complessivi dei nostri sistemi attuali, molto probabilmente non avremo alcuna possibilità.

Siamo di fronte a un disastro di tacite sofferenze per un’enorme quantità di persone. Non è il momento di parlare educatamente o di concentrarsi su ciò che possiamo o non possiamo dire. Ora è il momento di parlare con chiarezza.

Risolvere la crisi climatica è la più grande e complessa sfida che l’homo sapiens abbia mai affrontato. La soluzione principale, tuttavia, è così semplice che anche un bambino piccolo può capirla. Dobbiamo fermare le nostre emissioni di gas a effetto serra.

E o lo facciamo o non lo facciamo.

Si dice che nulla nella vita è nero o bianco, ma questa è una menzogna. Una bugia molto pericolosa.

O preveniamo un riscaldamento di 1,5 gradi o non lo facciamo.

O evitiamo di innescare quella reazione a catena irreversibile al di là del controllo umano, oppure non lo facciamo.

O scegliamo di andare avanti come civiltà o non lo facciamo.

Questo è o bianco o nero.

Perché non ci sono zone grigie quando si tratta di sopravvivenza.

Ora abbiamo tutti una scelta.

Possiamo mettere in moto una trasformazione che salvaguardi le condizioni di vita delle generazioni future, oppure possiamo continuare la nostra attività come al solito e fallire. Dipende da voi e da me.

E sì, abbiamo bisogno di un cambiamento di sistema piuttosto che di un cambiamento individuale. Ma non si può avere l’uno senza l’altro.

Se si guarda alla storia, tutti i grandi cambiamenti nella società sono stati avviati dalle persone a livello di base. Persone come voi e me.

Quindi, vi chiedo di svegliarvi e di rendere possibili i cambiamenti necessari. Fare del proprio meglio non è più sufficiente. Dobbiamo fare tutti ciò che sembra impossibile.

Oggi usiamo circa 100 milioni di barili di petrolio ogni giorno. Non ci sono politiche per cambiare questa situazione. Non ci sono regole per mantenere il petrolio sotto terra.

Quindi non possiamo più salvare il mondo giocando secondo le regole. Perché le regole devono cambiare. Tutto deve cambiare. A cominciare da oggi.

Quindi, per tutti voi là fuori, è giunto il momento della disobbedienza civile. E’ ora di ribellarsi.