Il 16 luglio si terrà alla Colonia Elioterapica di Germignaga la seconda assemblea della Comunità Operosa Alto Verbano: si inizierà a parlare di co-progettazione e di laboratori d’area.

Stiamo vivendo un periodo di grandi cambiamenti, in cui il paradigma novecentesco capitale-lavoro, con lo Stato in funzione di mediazione, è ormai un mero ricordo. La fabbrica sparisce o comunque si ridimensiona e viene sostituita dal territorio dove si riversano i flussi che caratterizzano il nostro tempo: i flussi finanziari, i flussi tecnologici, i flussi migratori, che condizionano culturalmente ed economicamente i luoghi del nostro vivere.

Ma è  proprio nel territorio che riemerge quella “voglia di comunità” tanto evocata dal sociologo Zygmunt Bauman: nelle persone c’è voglia di essere in comune, di vivere il territorio dove più forte ed intensa è l’identificazione con i luoghi, dove i sentimenti di incertezza e di scarsa fiducia nel domani hanno lasciato spazio ad un’operosità che esprime capacità di fare comunità, impresa e servizi basati su valori comuni come l’attenzione al sociale, la sostenibilità ambientale, la valorizzazione dei beni comuni, il sostegno all’artigianato, all’agricoltura e al turismo sostenibile. Questa comunità operosa lavora e fa solidarietà, è capace di buone relazioni che allontanano quella “comunità del rancore” che è in grado di produrre solo inoperosità, isolamento, rifiuto dell’altro.

Far crescere una comunità operosa è un processo lungo ma entusiasmante: 23 realtà dell’Alto Verbano ci stanno provando dal 7 maggio, quando alla Colonia Elioterapica di Germignaga è nata la Comunità Operosa Alto Verbano (COpAV).   L’idea che sta alla base della Comunità Operosa è unire le forze, dalle associazioni alle imprese,  per analizzare le esigenze del territorio in campo sociale e ambientale e decidere insieme come operare, con una visione sistemica dei problemi, guardando avanti e mettendo a fattor comune le tante esperienze e competenze del territorio. Occorre imparare a lavorare insieme, a co-progettare le nostre attività, a studiare forme di resilienza basate sulle relazioni, sullo scambio tra le persone, sui luoghi articolati nel territorio e sulle loro stratificate espressioni culturali; un modello capace di cogliere la complessità del nostro mondo, ma anche di valorizzarne le differenze, ripudiando l’esclusione e lo sfruttamento e facendosi strumento di pace e di cooperazione tra i popoli.

Già nella prima assemblea del 13 giugno, grazie all’aiuto di un facilitatore, abbiamo imparato a valutare le proposte relative alle aree di intervento in cui la Comunità Operosa vuole impegnarsi; sono state definite tre aree principali di intervento su cui occorre lavorare e nella prossima assemblea del 16 luglio impareremo, sempre con l’aiuto di un facilitatore, come si gestiscono i Laboratori d’area, grazie alle tecniche di co-progettazione.  Insomma stiamo frequentando la “scuola di comunità”,  aperta a tutte le realtà del territorio che condividono la base valoriale da cui è partita la Comunità Operosa e che vogliono costruire un territorio aperto, solidale e sostenibile.

La Comunità Operosa Alto Verbano è stata costituita dalle seguenti realtà: A.GE.VA, AGRISOL, AMICI DI NZONG, ANEMOS LOMBARDIA, A.N.P.I, ASS. HORTUS, ASS. SOLARIS, AISU VERSO ITACA, BANCA DEL TEMPO, CAST, CHIESA VALDESE, GIM-TERREdiLAGO, ASS. COSTRUTTORI DI PACE, CRI COMITATO DI LUINO, DONNASICURA ONLUS, ASS. LA GRA’, ASS. LE CEPPAIE, LICEO SCIENTIFICO SERENI, INFORMADSA LUINO, ASS. SCOUT LUINO 1 e SOMS.

La Comunità Operosa è aperta a tutte le realtà che vogliono condividere questo lavoro nel territorio; per entrare in contatto con la Comunità basta scrivere una mail a comunitaoperosa@gmail.com