Il 15 marzo 2019 un milione e seicentomila studenti in 125 paesi e più di duemila città sono scesi in piazza per richiedere azioni urgenti e decisive contro la crisi climatica.

Quello che ci dicono i nostri figli è ciò che la scienza ci dice da molti anni. Non c’è più tempo. Il cambiamento climatico non è più un rischio incombente. È una crisi conclamata, la cui minaccia stiamo già avvertendo: dalle siccità estreme in Honduras, ai tifoni nelle Filippine e nelle isole del Pacifico, agli incendi distruttivi in California allo sbiancamento dei coralli in Australia, fino alle recenti, tragiche inondazioni in Mozambico.

Secondo le Nazioni Unite nei prossimi cinquant’anni tra 250 milioni a 1 miliardo di persone diventeranno profughi climatici. Ogni anno tra 5 e 20 milioni di persone potranno perdere la loro casa, se non fermiamo rapidamente il cambiamento climatico.

Noi genitori, nonni, genitori adottivi e tutti quelli che hanno a cuore la prossima generazione siamo al fianco dei nostri figli e li sosteniamo. Siamo con la comunità scientifica. Vogliamo azioni, misure, politiche urgenti e più ambiziose, in linea con un futuro sotto ai 1,5°C di riscaldamento.

I nostri figli hanno coraggiosamente sensibilizzato e mobilitato l’opinione pubblica globale a livelli mai raggiunti prima. Si sono attivati contro l’inerzia del sistema attuale per proteggere non solo il loro futuro, ma anche il nostro. Ci hanno dato speranza. Rispondere a questa spinta è nostra responsabilità morale come adulti, perché la speranza senza azione è un pio desiderio. Lo si voglia o no, tutti insieme siamo l’ultima generazione che può raccogliere la sfida di stabilizzare il clima ed evitare un cambiamento climatico catastrofico.

Il cambiamento climatico non cesserà semplicemente ignorandolo, o negando la sua esistenza. Il clima si stabilizzerà soltanto se sosteniamo, esigiamo e infine votiamo per politiche e candidati in linea con l’obiettivo di 1,5°C. La catastrofe climatica può essere prevenuta se educhiamo, ispiriamo e mettiamo altri in condizioni di agire, organizzandoci e mobilitandoci in tutti i livelli della società.

Genitori, siamo ovunque nella società: nelle scuole come insegnanti, nei campi come agricoltori, nelle fabbriche come lavoratori, negli ospedali come medici, infermieri e terapeuti, nei consigli di amministrazione come dirigenti, nelle istituzioni come rappresentanti eletti. Abbiamo il potere di costruire questo futuro sicuro, giusto e pulito per i nostri figli.

Il contenimento del cambiamento climatico causato dall’uomo deve diventare il più grande successo di questo secolo. Insieme, siamo pronti.

 

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