Dopo la strage di venerdì scorso in due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, il governo cambierà le leggi sulle armi da fuoco per prevenire tali incidenti.

Lo ha annunciato dal Primo Ministro Jacinda Ardern durante una conferenza stampa in cui ha descritto l’evento come “un attacco terroristico”. “Posso dirvi subito una cosa. Le nostre leggi sulle armi cambieranno.”

Ha anche sottolineato che questo è stato “chiaramente uno dei giorni più bui della Nuova Zelanda” e ha aggiunto che molti dei diretti interessati erano immigrati e addirittura rifugiati, che avevano scelto la Nuova Zelanda come casa loro. “Perché questa è casa loro”, ha ribadito.

Che cosa si sa della sparatoria

Gli attacchi sono avvenuti nel primo pomeriggio del giorno di preghiera musulmana e hanno fatto 49 morti. Quarantuno persone sono morte durante la sparatoria alla Moschea di Al Noor, altre sette sono morte alla Moschea di Linwood e un altro è stato dichiarato morto all’ospedale, ha riferito l’agenzia EFE.

Il principale sospetto è stato identificato dalle autorità come Brenton Tarrant, un australiano di 28 anni che è comparso brevemente davanti al tribunale distrettuale di Christchurch il sabato mattina. E’ stato accusato di omicidio, ma la polizia neozelandese ha riferito su Twitter che saranno presentate ulteriori accuse.

Armi a portata di mano

In Nuova Zelanda le leggi permettono a chiunque abbia più di 16 anni e possieda un porto d’armi di livello base di possedere un qualsiasi numero di armi e fucili da caccia “senza un registro ufficiale”, ha detto il sito web Actualidad RT.

Il primo ministro ha spiegato durante la sua apparizione davanti alla stampa che Tarrant ha ottenuto una licenza di “categoria A” per le armi da fuoco nel 2017 e poi ha iniziato ad accumularle. “Tutte le armi usate dal tiratore sono state acquistate legalmente”, ha dichiarato. “Dopo questo massacro la società vorrà vedere un cambiamento nelle leggi sulle armi da fuoco” ha concluso, impegnandosi a sostenere tale iniziativa.

 

 

 

 

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