Negli ultimi mesi le condizioni di vita delle persone senza fissa dimora, costrette a vivere in strada (sia di origine locale, sia migranti) sono continuamente peggiorate, per l’inadeguatezza delle strutture di accoglienza del territorio e per la scelta da parte dell’amministrazione cittadina di mettere continuamente in atto pratiche e comportamenti inutilmente oppressivi e lesivi della dignità delle persone.

La continua attività delle associazioni di volontariato e la solidarietà delle persone di buona volontà non possono nascondere le responsabilità dell’amministrazione cittadina, che ha tra i suoi compiti quello di affrontare i problemi della marginalità e non certo quello di inasprirli.

È indispensabile mostrare a chi ha il governo della città che una grande parte della cittadinanza non condivide politiche e comportamenti razzisti e antisociali, che la pensa diversamente e che chiede un deciso cambio di orientamento negli orientamenti amministrativi.

Como è civile e lo può ribadire comunicandolo direttamente al sindaco della città, tempestando il suo indirizzo istituzionale di messaggi nelle giornate di sabato 8, domenica 9 e lunedì 10 settembre, prima del consiglio comunale convocato per quella serata, in occasione del quale Como senza frontiere ha organizzato un presidio presso il Municipio proprio per sottolineare la necessità di una città civile e accogliente

La campagna COMO CIVILE è promossa da Como senza frontiere, rete a cui aderiscono:

Aifo Como, Anpi Monguzzo, Anpi provinciale Como, Arci Como, Arci-ecoinformazioni, Associazione artistica Teatro Orizzonti inclinati, Associazione Culturale Territori-Natura Arte Cultura, Associazione Par Tüc, Associazione Luminanda, Casa d’Arte asd Unione Sportiva Acli, Cgil Como, Comitato comasco antifascista, Comitato Como Possibile Margherita Hack, Como accoglie, Cooperativa Garabombo, Coordinamento comasco per la Pace, Coordinamento comasco contro l’omofobia, Donne in nero Como, Emergency Como, Giovani comunisti Como, I Bambini di Ornella, Il baule dei suoni, La prossima Como, L’altra Europa Como, L’isola che c’è, Libera Como, Medici con l’Africa Como, Missionari comboniani di Como e Venegono, Prc/Se provinciale Como, Potere al Popolo! Como e Provincia, Scuola di italiano di Rebbio, Sinistra Italiana Como, Sprofondo, Unione degli studenti Como, Volontari della Parrocchia di Rebbio, tante e tanti altri

Vi chiediamo quindi di inviare una mail all’indirizzo del sindaco di Como

sindaco@comune.como.it

mettendo nell’oggetto Como civile e ricopiando nel corpo del messaggio il logo della campagna e il testo qui sotto riportati:

Signor sindaco della città di Como,

le chiediamo  di aprire un luogo di accoglienza per le persone senza tetto e di promuovere presso la comunità comasca la tutela e  il rispetto della loro vita e della loro dignità.

Le ricordiamo, primo cittadino eletto grazie alla pratica della democrazia, che le sue responsabilità istituzionali hanno le loro radici nella nostra Costituzione, prima fonte del diritto e nei suoi principi. Principi che sono all’opposto delle idee razziste e disumane che vengono alimentate oggi anche nella nostra città.

Le ricordiamo che il rispetto e la tutela dei diritti umani sono il segno fondamentale della civiltà e il primo dovere di tutte e tutti in ogni società e comunità.