Testamento biologico, Fattori e Sarti: “Toscana dia esempio e acceleri il percorso per attuazione legge nazionale. Le DAT siano inserite nella tessera sanitaria elettronica”

“Non basta fare buone leggi se poi non vengono attuate. La Toscana deve dare l’esempio”, così Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di Sì – Toscana a Sinistra, che hanno presentato una mozione per chiedere alla Regione la piena attuazione della legge 219 del 2017.

“La Regione Toscana -continuano Fattori e Sarti- ha già dimostrato di essere intenzionata a dare attuazione alla legge nazionale sul testamento biologico, adesso serve un ulteriore sforzo per raggiungere in tempi brevi due obiettivi: da una parte le strutture sanitarie devono assicurare un’adeguata informazione ai pazienti e un’opportuna formazione a medici e personale sanitario, dall’altra le Dat – le disposizioni anticipate di trattamento – devono essere inserite nella cartella clinica e nella tessera sanitaria elettronica quanto prima”.

“La legge sul testamento biologico – affermano Fattori e Sarti – rappresenta un grande passo di civiltà per il nostro Paese e chiama alla massima responsabilità tutti i livelli istituzionali, al fine di darne piena attuazione. Nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito senza il consenso libero e informato del paziente. L’assenso è davvero tale solo se preceduto da un’adeguata informazione su caratteristiche, rischi e finalità dell’intervento ed è quindi espressione della consapevole adesione al trattamento sanitario proposto dal medico”.

“Medici e personale sanitario devono essere formati sulla terapia del dolore e le cure palliative e sul modo adeguato di relazionarsi con i pazienti. La volontà di ogni persona, il suo consenso o rifiuto rispetto a trattamenti diagnostici o scelte terapeutiche, può finalmente essere espressa anche in anticipo, ossia ora per il futuro. Con le DAT è quindi possibile esprimere oggi le proprie preferenze in un biotestamento e dare indicazioni sui trattamenti sanitari che potremmo ricevere nel caso in cui, un domani, non fossimo nelle condizioni di comunicarle. Si tratta di indicazioni importanti nel caso eventuale e futuro in cui non fossimo in grado di esprimere – attraverso il diritto al consenso informato – le nostre scelte. Nelle DAT è anche possibile indicare un fiduciario che ci rappresenti nel rapporto con medici e strutture sanitarie, il quale si assume la responsabilità di interpretare le DAT contenute nel biotestamento, anche alla luce dei cambiamenti intercorsi nel tempo e di possibili nuove prospettive offerte dalla medicina”, continuano Fattori e Sarti.

“Nelle scorse settimane è arrivato il via libera definitivo alla legge da parte del Consiglio di Stato e a questo punto non è più ammissibile alcun ostacolo ideologico. Anche in Toscana i Comuni si stanno muovendo in ordine sparso ed esistono casi di vero e proprio ostracismo. Solo un deciso intervento della Regione può rendere il quadro omogeneo. La possibilità di inserire le Dat nel fascicolo sanitario elettronico, corrispondente alla carta sanitaria elettronica, è un’opzione concessa dalla legge nazionale, laddove la singola Regione decida di procedere. Occorre dunque accelerare il passo – concludono Fattori e Sarti – anche nel rispetto della figura di Michele Gesualdi e della sua ultima importante battaglia”.

Ufficio Stampa Sì – Toscana a Sinistra