Roma avrà una via o una piazza intitolata a Giorgio Almirante? Nel tardo pomeriggio di ieri l’assemblea capitolina aveva detto ‘sì’, approvando a maggioranza una mozione proposta da Fratelli d’Italia che impegnava la Giunta a intitolare una via della Capitale a Giorgio Almirante. In nottata, però, alla luce del vespaio di polemiche e levate di scudi che la decisione ha suscitato, la sindaca Virginia Raggi è intervenuta su Twitter per dire che oggi stesso presenterà una mozione per impedirlo: “Nessuna strada a Roma sara’ dedicata a Giorgio Almirante. Domani stesso presenterò una mozione a mia prima firma”, ha scritto Raggi (cambiando così idea rispetto alle parole pronunciate poche ore prima da Bruno Vespa quando sul punto aveva detto ‘L’assemblea è sovrana’).

I FATTI

La mozione, ieri, è passata con i voti di Fdi, lista civica con Giorgia e M5s. Ventitre i favorevoli, due gli astenuti e un contrario. Quello che più ha fatto parlare, oltre alla decisione stessa, è stato il fatto al momento della votazione il Pd non fosse in aula, perchè aveva abbandonato l’assemblea in segno di protesta per l’assenza di Virginia Raggi durante la discussione sull’inchiesta che ha investito il progetto per il nuovo stadio della Roma. La coincidenza è sembrata una sorta di ‘gioco sporco’ o ‘tranello’.

Visto a destra come un “padre della patria” e come “uno degli uomini più importanti della politica italiana”, a sinistra (e dai più) Giorgio Almirante viene invece ricordato come un razzista, fautore delle leggi razziali del ’38 e colpevole di frasi sulla ‘razza’ che lasciano ben poco spazio all’immaginazione. E così appena si è diffusa la notizia dell’ok alla mozione Fdi, immediatamente si sono scatenate le polemiche. Tra le prime voci di condanna è arrivata quella della comunità ebraica, che ha ricordato come Almirante sia stato il segretario di redazione del Manifesto per la Difesa della Razza, “senza mai pentirsene”, e ha bollato l’arrivo di una intitolata a lui come “una vergogna per la storia della città”.

Non sono poi mancati appelli a Virginia Raggi a tornare indietro sulla mozione e a riproporre una discussione più approfondita. Linea che la sindaca nella notte ha appunto sposasto.

Le prese di posizione:

FDI LAZIO: “FU PADRE DELLA PATRIA, VITTORIA STORICA”

Vittoria storica della destra italiana e romana, l’Aula Giulio Cesare ha votato la mozione di Fratelli d’Italia, come già proposto dalla presidente di Fdi Giorgia Meloni, per intitolare una via o una piazza a Giorgio Almirante che proprio nella Capitale ha raccolto sempre grandi consensi”,  dichiarano gli esponenti di FdI Fabrizio Ghera, capogruppo in Campidoglio, e i consiglieri comunali Andrea De Priamo, Maurizio Politi, Francesco Figliomeni e Rachele Mussolini della lista civica ‘Con Giorgia’.

“Il capogruppo Ghera nel suo intervento ha evidenziato il ruolo di Almirante come ‘padre della patria‘, come Fdi esprimiamo soddisfazione per l’approvazione di questo provvedimento che rende omaggio a un uomo politico che non ha mai smesso di chiedere la pacificazione nazionale e al quale sono state intitolate targhe e monumenti in molte cittadine italiane”.

MELONI: SIAMO FIERI E ORGOGLIOSI

“Roma avrà via Giorgio Almirante: grazie ad una mozione di FdI approvata ieri in Campidoglio, la Capitale renderà finalmente omaggio ad uno degli uomini più importanti nella storia della destra e della politica italiana. Un risultato storico di cui siamo fieri e orgogliosi”. Lo scrive su Twitter il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

RAGGI: M5S VOTA VIA PER ALMIRANTE? MI SORPRENDE, NON LO SAPEVO

La notizia dell’approvazione della mozione arriva mentre Virginia Raggi è negli studi di Porta a Porta per registrare la puntata andata in onda ieri sera. “Mi sorprende, non lo sapevo perché sono qui da lei” dice la sindaca a Bruno Vespa. Se lo condivido? Se l’Aula ha votato favorevolmente è perché i consiglieri M5S si sono determinati in questo senso, quindi assolutamente sì, se hanno votato evidentemente vogliono intitolare una strada a questo personaggio. Il sindaco prende atto della volontà dell’Aula che è sovrana, come il Parlamento” ha detto Raggi.

COMUNITÀ EBRAICA: MOZIONE PER VIA ALMIRANTE VERGOGNA PER STORIA CITTÀ

“La decisione del Consiglio Comunale di votare una mozione per intitolare una via a Almirante è una vergogna per la storia di questa città. Chi ha ricoperto il ruolo di segretario di redazione del Manifesto per la Difesa della Razzasenza mai pentirsene, non merita una via come riconoscimento”. Così in un comunicato la Comunità Ebraica di Roma.

PD LAZIO: VERGOGNA M5S, CON DESTRA PER VIA A RAZZISTA ALMIRANTE

“‘Il razzismo ha da essere cibo di tutti‘, scriveva il fascista Giorgio Almirante nel 1942. È gravissimo che il Movimento 5 Stelle si sia unito alle destre per permettere che Roma abbia una strada dedicata ad un razzista, come fu Giorgio Almirante. Roma sente ancora su di sé il dolore lancinante del 16 ottobre 1943, quando vi fu il rastrellamento del ghetto. Questo è stato il razzismo a Roma. Dedicare una via ad Almirante è l’ultima vergogna della sindaca Raggi”. Così in un comunicato il vicesegretario del Pd Lazio, Enzo Foschi.

PD: OFFSA AI ROMANI, RAGGI CI RIPENSI

“Il presidente De Vito con l’ennesimo colpo di mano ha approfittato dell’abbandono dell’aula per protesta da parte del nostro gruppo contro il rifiuto della sindaca Raggi di venire in aula a spiegare i suoi rapporti con l’avvocato Lanzalone e la nomina in Acea per inserire fuori sacco e senza il consenso di tutti i capogruppo l’intitolazione di una via a Giorgio Almirante. Una scelta discutibile che divide la città e che ci vede fermamente contrari. Con rammarico registriamo un voto d’aula del M5S favorevole alla intitolazione di una via ad un personaggio politico che scriveva quanto segue: ‘Il razzismo– scriveva il futuro segretario del Msi- ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza. Il razzismo nostro deve essere quello del sangue, che scorre nelle mie vene, che io sento rifluire in me, e posso vedere, analizzare e confrontare col sangue degli altri. Il razzismo nostro deve essere quello della carne e dei muscoli; e dello spirito, sì, ma in quanto alberga in questi determinati corpi, i quali vivono in questo determinato Paese; non di uno spirito vagolante tra le ombre incerte d’una tradizione molteplice o di un universalismo fittizio e ingannatore‘.

‘Altrimenti– scriveva ancora Almirante- finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi, così potranno, ancor più facilmente e senza neppure il bisogno di pratiche dispendiose e laboriose, fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani di noi, e simulare di esserlo, e riuscire a passare per tali. Non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue‘.

La deriva dei grillini in Campidoglio, frastornati dalla vicenda Lanzalone, evidentemente impedisce loro di discernere tra la Roma antifascista di Porta S.Paolo e medaglia d’oro della resistenza e un esponente del passato regime persecutore dei partigiani e fautore della vergogna delle leggi razziali del ’38. Noi ci opponiamo a questa decisione e invitiamo la sindaca a recedere da tale riconoscimento che offende la coscienza di tanti romani”. Così in un comunicato il gruppo del Pd capitolino.

FASSINA: FERITA ALLA CITTÀ, OFFESA A MARTIRI FOSSE ARDEATINE

“In un’aula capitolina vuota per l’abbandono di Sinistra per Roma e del Pd per denunciare l’indisponibilità della sindaca a riferire su vicenda stadio, il gruppo M5S ha sostenuto la mozione di FdI per intitolare una via della città di Roma a Giorgio Almirante. È un atto grave, una ferita alla nostra città per la sua storia e il contributo di sangue dato alla liberazione da fascismo e nazismo. È un’offesa ai martiri delle Fosse Ardeatine, ai rastrellati del Quadraro, ai nostri concittadini ebrei deportati e sterminati nei lager nazisti, a tutti gli uomini e le donne di Roma caduti per la libertà e per la nostra Costituzione. Proveremo a far tornare indietro l’aula Giulio Cesare attraverso approfondita e adeguata discussione“. Così in un comunicato il deputato di Liberi e Uguali Stefano Fassina, consigliere capitolino di Sinistra per Roma.

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