Di Partha Banerjee

Contro ogni comune decenza, etica e moralità, per non parlare del giusto percorso e delle procedure legali, Trump e la sua amministrazione stanno distruggendo la vita degli immigrati poveri ai confini tra Messico e Stati Uniti, separando i bambini dai loro genitori. Una cosa simile non era mai successa nella storia moderna dell’America.

Ecco la storia più recente dal New York Times

Eppure, c’è pochissima protesta fuori dalla sede del New York Times. Come se l’intero paese che si vanta di essere la terra degli immigrati, fosse precipitato in un sonno profondo. I leader liberali americani di fama mondiale come Bill Clinton, Hillary Clinton e Barack Obama non si vedono ancora con i loro ardenti discorsi sui diritti umani! Certo, so che le first ladies lo hanno denunciato. Ma il loro grido è debole, e non ha alcun impatto.

Gli americani , a quanto pare, hanno perso la loro umanità quando si tratta di immigrati poveri  privi di documenti e dei loro figli. Non contano molto per loro. La vita continua.

Trump è un noto razzista. Durante la sua campagna elettorale ha più volte definito gli immigrati “criminali” e “stupratori”. Li ha anche chiamati “animali”. E i media ufficiali e i grandi politici non sono stati abbastanza forti contro il suo odioso razzismo.

Il Partito Democratico e i suoi dirigenti pro-Clinton – non molto diversi dai loro omologhi repubblicani – non volevano affrontare il delicato tema dell’immigrazione, per paura di perdere i voti americani. Infatti, Clinton e Obama hanno entrambi deportato, in gran numero, immigrati privi di documenti, e Clinton ha approvato una delle leggi anti-immigrati più brutali della storia degli Stati Uniti.

I democratici comunque hanno perso e le politiche di Trump dopo che è stato eletto presidente, si sono spostate così a destra che anche i leader repubblicani moderati sono in profondo imbarazzo.

Ma è troppo tardi per far tornare indietro l’orologio.

Nel frattempo, alle frontiere, centinaia di migliaia di bambini poveri e i loro genitori sono stati separati in modo brutale dalle forze di sicurezza di frontiera degli Stati Uniti. Un paese che si vanta del suo cristianesimo e della sua morale religiosa, sta palesemente mettendo in grave pericolo innumerevoli bambini. E’ impossibile sapere quanti bambini e quanti loro genitori si perderanno in questa terribile crudeltà, in questa situazione di estremo caldo, senza acqua e senza riparo nel deserto.

Io ci sono stata. Ho fatto parte di un gruppo di attivisti pro-immigrati. Abbiamo visitato i confini dell’Arizona, in Messico, e il pericoloso sentiero del deserto del Nogales che molti immigrati usano, con l’aiuto di agenti spesso disonesti chiamati coyote. I media americani non parlano mai dei rischi che queste persone corrono per salvare la vita dei loro figli. Molte donne e molti bambini muoiono e i loro corpi, se recuperati, vengono portati in un obitorio per l’identificazione.

E’ una situazione incredibilmente disumana. È una zona di guerra. L’ho visto.

I media e i politici americani, inoltre, non discutono mai delle circostanze in cui gli immigrati lasciano il proprio paese per venire in America. La guerra, la dittatura, la brutalità della polizia, l’accaparramento delle terre, la perdita di aziende agricole, la perdita di piccole imprese, qualsiasi mezzo di sostentamento – la cui distruzione è spesso inflitta dalle potenze americane – direttamente o indirettamente. Non c’è mai una vera e propria disamina di quanto sopra sui grandi media. Nessuno lo sa.

Milioni e milioni di persone stanno perdendo la vita a causa di una classe dirigente americana brutale e disumana. Ora la classe dirigente ha un presidente spietato come Hitler.

Hitler separò i genitori ebrei dai loro figli. Sappiamo com’è andata.

Trump sta ripetendo la storia. Eppure c’è così poca indignazione!

Traduzione dall’inglese di Annalaura Erroi