Siamo ad un momento estremamente critico per l’Unione europea, che si sta spaccando sul tema migratorio. Non possiamo stare a guardare mentre gli egoismi nazionali calpestano quel principio di solidarietà che sta a fondamento dei Trattati. Giovedì il Consiglio europeo dovrebbe discutere e decidere su immigrazione e Dublino, ma dalle notizie che stanno circolando pare che decideranno ancora una volta di non decidere, senza capire che è proprio questa inerzia ad aver spalancato le porte al rigurgito nazionalista e fascista in molti dei nostri Paesi. Rischiamo di perdere l’occasione storica di cambiare l’ingiusto Regolamento di Dublino nella direzione già tracciata dal Parlamento europeo.

Come dico da sempre, per sfidare gli egoismi nazionali serve una grande mobilitazione europea che chieda solidarietà, di cambiare Dublino come già chiede il Parlamento e di aprire vie legali e sicure per l’accesso in tutti i Paesi UE.

Per questo, con molte reti europee ed italiane, che ringrazio per aver reagito così prontamente, abbiamo pensato di mobilitarci in tutta Europa per mercoledì 27, il giorno prima del Consiglio europeo, per fare pressione sui governi riuniti a Bruxelles. C’è un’altra Europa, aperta e solidale, facciamola vedere riempiendo le piazze europee di simboliche barchette di carta per chiedere a tutti i governi europei di fare la propria parte sull’accoglienza, e inondando i Primi ministri di messaggi!

Dateci una mano, aderite sul sito europeansolidarity.eue il 27 giugno diamo vita alla prima grande mobilitazione europea per la solidarietà!

Tre azioni per chiedere #solidarietàeuropea che potete fare direttamente da quel sito:
– Aderisci alla mobilitazione e segna sulla mappa la piazza europea dove porterai le barchette il 27 giugno.
– Scrivi al tuo Capo di Governo per chiedere che il Consiglio europeo del 28 cambi il Regolamento di Dublino per assicurare equa condivisione delle responsabilità sull’accoglienza
– Condividi sui social con l’hashtag #changeDublin #EuropeanSolidarity

Per le altre associazioni e organizzazioni che vogliono aderire, scrivere a: info@europeansolidarity.eu

Su questo, più che su molto altro, è in gioco il futuro stessa e la credibilità dell’Unione, facciamoci sentire. Vi aspettiamo!

di Elly Schlein

L’articolo originale può essere letto qui