ASSEMBLEA CITTADINA VENERDÌ 13 APRILE ALLE ORE 18,00 A VICOFARO

Ancora un attacco di Forza Nuova contro don Massimo Biancalani e i Centri di accoglienza di Vicofaro e di Ramini. Questo movimento, di chiara ispirazione fascista, nazista e negazionista (il loro portavoce toscano sostiene che nei lager nazisti non c’erano forni crematori ma piscine e cinematografi!!) con uno striscione appeso nelle adiacenze della chiesa di Vicofaro, ha voluto nuovamente ledere con insulti infamanti la sua dignità di sacerdote e di educatore.

Prendendo a pretesto, i comportamenti senz’altro sbagliati ma di entità quasi insignificante, di alcuni rifugiati, il gruppo fascista arriva a chiedere, come in una sorta di mondo alla rovescia, la chiusura dei Centri di Accoglienza. Noi sosteniamo con forza che sono i covi di questi cialtroni che devono essere chiusi in quanto rifugio e fucina di ideologie criminali, fuori legge, negatrici di ogni valore umano e civile e condannate per sempre dalla Storia.

I recenti attacchi da parte di questa manovalanza ma anche dei nuovi amministratori locali vorrebbero cancellare l’esperienza di Vicofaro perché non omologata, e non omologabile essendo una realtà che accoglie in numero consistente gli “scartati”, gli “invisibili”, i “rifiutati” (tra questi anche alcuni senzatetto italiani) che sarebbero stati costretti altrimenti a vivere nella strada in condizioni disperate.

Ribadiamo che la situazione di emergenza legata all’immigrazione non è prodotta certo da chi cerca di sopperire generosamente, con le sue modeste risorse e con l’aiuto dei volontari e della comunità, alle mancanze e alle inefficienze delle istituzioni, ma da una legislazione inadeguata e inefficace e daprovvedimenti disumani.

Vogliamo inoltre riaffermare il fondamentale valore dell’accoglienza, dell’incontro con l’altro, che è un aspetto costitutivo di un’umanità evoluta, che non costruisce muri tra “noi” e “gli altri”. Accogliere rende umani, tutti.

Crediamo che solo un’accoglienza che assicura dignità e rispetto dei diritti è in grado, nello stesso tempo, di tenere lontani i giovani profughi dall’illegalità e dalla criminalità e di favorire quel dialogo con la popolazione locale che produce relazioni di prossimità positive al posto di indifferenza e xenofobia.

Aldilà di tante facili e sterili chiacchiere sulla “sostenibilità” dei numeri e sulla “professionalità”, il confronto, più aperto possibile, va fatto sull’operare concreto e sulle persone, alle quali va garantita innanzi tutto un’esistenza dignitosa.  Gli episodi più recenti di come venga loro negata, sono sotto gli occhi di tutti: dal sequestro della nave della ONG che ha salvato i migranti dalle mani dei tagliagole libici, all’incursione dei gendarmi francesi nel centro di Bardonecchia, alle morti di tanti innocenti come il senegalese Idy Diene e la giovane donna nigeriana respinta al confine francese mentre stava per partorire.

Invitiamo le autorità politiche preposte alle istituzioni ad assumersi finalmente le loro responsabilità, esprimendosi con chiarezza e mettendo in atto soluzioni e progetti concreti di accoglienza, invece di esprimere critiche infondate verso chi opera e si espone in prima persona. Ricordiamo che i migranti non sono una massa anonima, ma una pluralità di individui che hanno invece un nome, un volto e una storia.  

Le iniziative sviluppate negli ultimi due anni a Vicofaro e a Ramini – dai corsi di insegnamento dell’Italiano alla pizzeria Al rifugiato, al lavoro di informazione e di controinformazione, all’avviamento professionale nella pasticceria, nella panetteria, nella sartoria e nella lavorazione della pelle, alla coltivazione biologica – costituiscono un laboratorio di integrazione e un patrimonio per tutta la cittadinanza, perciò  non accetteremo mai  che siano disperse  per il progetto criminale di alcuni gruppi.

Perciò chiediamo alla Prefettura e alla Questura di vietare eventuali manifestazioni organizzate dai gruppi neofascisti che suonerebbero a spregio dei principi di democrazia e solidarietà, e costituirebbero una provocazione di fronte alla quale ci troveremo costretti a indire un presidio antifascista. 

Contro le provocazioni minacciate e reali dei movimenti neofascisti e razzisti, chiediamo che tutte le forze che credono nei valori fondanti della Costituzione –  antifascista e antirazzista – si schierino e si mobilitino nei prossimi giorni a fianco di don Biancalani e delle persone da lui accolte, riaffermando, nello spirito della Resistenza, che la dignità, il rispetto per l’altro, l’uguaglianza sono valori irrinunciabili per la convivenza civile e umana nella nostra città.

Apriamo su questo un confronto tra tutte le associazioni Pistoiesi!

Chiudere e mettere fuorilegge le organizzazioni fasciste!

Rilanciare l’accoglienza e la solidarietà!

Restiamo umani!

L’Assemble Permanente Antifascista di Vicofaro (Pt)