La terza rivoluzione digitale ci libererà dalla censura.

Tradotto in due parti da: Blockchain Will Upend Big Medicine di James Grundvig, pubblicato il 26/2/18 e replicato su Pressenza

L’articolo originale (come pure la sua traduzione) è protetto da copyright di GreenMedInfo LLC, 2018.
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Qui la seconda parte.

 

La settimana scorsa, la polizia italiana ha fatto irruzione nella casa e nel laboratorio dei dottori Antonietta Gatti e Stefano Montanari.
La polizia ha sequestrato tutte le attrezzature digitali di proprietà dei nanopatologi marito e moglie. Hanno portato via laptop, computer e flash drive, e con essi anni di lavoro e ricerca.

Poiché Gatti e Montanari avevano cercato (sia in-vivo: su organismi viventi che in-vitro: in provetta) la presenza di nanopolveri e nanoparticelle invisibili che potevano contaminare i vaccini nel 2016, sono caduti sotto il microscopio delle autorità statunitensi, europee e italiane.
Avevano toccato un tasto proibito della medicina.
Avevano attraversato la zona di divieto commettendo il presunto crimine di ricerca e scoperta scientifica.
Avendo trovato la nano-contaminazione in vaccini scelti a caso, Gatti e Montanari rivelarono per la prima volta ciò che nessuno sapeva: i vaccini contenevano non solo sali di alluminio, polisorbato-80 e altri prodotti chimici inorganici come adiuvanti; c’erano anche acciaio inossidabile, tungsteno, rame, altri metalli ed elementi rari che non dovrebbero essere iniettati a feti, donne incinte, neonati, lattanti e bambini piccoli che stanno ancora sviluppando polmoni, sistema immunitario e nervoso.

Quando i due scienziati pubblicarono le loro scoperte nel gennaio 2017: Nuovi controlli di qualità sui vaccini: micro e nanocontaminazione, logicamente il successivo passo per l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) e i Centri per il Controllo delle Malattie (CDC) avrebbe dovuto consistere nell’aprire un’indagine sulle loro affermazioni, assumere scienziati indipendenti per eseguire i propri test di laboratorio e confermare o confutare i risultati. Se confermati, le agenzie sanitarie avrebbero dovuto attuare nuove politiche per la sicurezza della catena di approvvigionamento dei vaccini e far rispettare severi programmi di controllo e garanzia della qualità.

Ma niente di tutto questo è successo. È passato un anno. Per le autorità era più economico attaccare gli scienziati italiani che sconvolgere la cornucopia dei vaccini che foraggia i politici.

In effetti nell’industria automobilistica e del tabacco i controlli hanno portato a un miglioramento della sicurezza. Ma niente di tutto ciò è avvenuto per la sicurezza dei vaccini. Perché?
Perché i cosiddetti guardiani della salute vanno a letto con Big Pharma (l’associazione delle multinazionali farmaceutiche – NdT) e con i media mainstream che Pharma controlla attraverso i suoi lauti acquisti pubblicitari, e così i vaccini sono diventati un argomento tabù. I media semplicemente non indagheranno su eventuali storie negative riguardanti i vaccini.

Oggi discutere di vaccini in pubblico è disapprovato e demonizzato. Aggiungete l’impossibilità di informare il consumatore a causa della censura-tramite-algoritmo del 2018 in Silicon Valley operata da Facebook, Twitter e Google/YouTube, e così sono saldamente piazzate le forche caudine cui dovranno sottoporsi consumatori, medici e scienziati per condividere informazioni e dati scientifici.
Aggiungete la crisi da oppiacei e milioni di bambini sovra-medicati, e ottenete la morte definitiva della ragione.

Che cosa si può fare per portare trasparenza nel mondo oscuro della medicina e della produzione di vaccini dominato da Big Pharma, con le agenzie governative che non si confrontano con le preoccupazioni reali della gente, e con i media che cancellano la libertà di parola e di pubblico dibattito?
Risposta: tecnologia Blockchain.

 

(i due capitoli: ‘Blockchain nata dalla crisi’ e ‘Progetti di Salute Pubblica basati su blockchain’ sono tradotti qui)

 

Esempi dell’uso della blockchain nelle scienze.

Dopo essere stata traumatizzata dalla neo-dittatura italiana di stampo mussoliniano – una cadente “democrazia bacata” secondo il Democracy Index 2017 dell’Economist: rapporto Free Speech Under Attack – la dottoressa Antonietta Gatti ha risposto a una conversazione via email e ha convenuto che “nel settore sanitario ci vuole un registro diffuso basato su blockchain”.

Un uso esemplare di blockchain per scienziati come Gatti e Montanari in futuro sarebbe quello di tenere le loro informazioni critiche in un caveau digitale extraterritoriale in modo che, in caso di irruzione della polizia, il lavoro di una vita non andrebbe perso: confiscato, certo, ma facilmente recuperabile online. La blockchain non solo proteggerebbe tali risorse digitali, ma anche fornirebbe una verifica rintracciabile e la dimostrazione unica che quei file appartenevano a loro, e garantirebbe l’integrità dei dati.

Altri casi esemplari di utilizzo della blockchain: la possibilità di rintracciare le origini dei vaccini fin dalle materie prime, come le uova e i terreni di coltura dei virus e ogni fase del processo di fabbricazione e della catena di distribuzione fino alla farmacia e allo studio del medico che somministra il vaccino.

Forse l’esempio del più vasto uso della blockchain sarebbe quello di consentire agli individui, pur mantenendo la privacy, di caricare reazioni avverse a vaccini e medicine, inclusa la loro evoluzione e le cure relative. Il progetto blockchain riempirebbe un enorme vuoto su tali dati, dal momento che oltre il 90% dei medici e degli ospedali non inserisce tali informazioni neppure quando vengono segnalate.

Insomma, la rivoluzione non è limitata al settore bancario: la blockchain trasformerà il modo in cui le persone raccolgono, monitorano e condividono i loro dati sulla salute in tutto il mondo. E questo spaventerà i guardiani della sanità, dimostrando che non sono più gli unici custodi delle informazioni personali.

 

James Grundvig è un autore, giornalista investigativo e fondatore/direttore operativo della startup Myntum Ltd. che si occupa di blockchain, con sede a Dublino, Irlanda. Come autore, il suo libro di debutto Master Manipulator: L’esplosiva storia vera di frodi e appropriazione indebita ai CDC, svela il cerchio di corruzione di Poul Thorsen.

Disclaimer: Questo articolo non intende fornire informazione, diagnosi o trattamento medico. Le idee qui espresse non riflettono necessariamente quelle di GreenMedInfo o del suo staff.

 

Traduzione dall’inglese di Leopoldo Salmaso