Giovedì 25 gennaio 2018, secondo anniversario della scomparsa di Giulio Regeni al Cairo, oltre 100 piazze in tutta Italia hanno risposto all’appello di Amnesty International e della famiglia Regeni per tornare a chiedere “Verità per Giulio Regeni”.

Dal nord al centro, al sud e nelle isole, migliaia di persone hanno partecipato a fiaccolate, sit-in, conferenze ed eventi in ricordo di Giulio Regeni. Le piazze si sono tinte di giallo, il giallo di Amnesty International e del suo striscione, che ha colorato l’Italia in questi due anni di campagna.

Una straordinaria mobilitazione della società civile italiana che i genitori di Giulio Regeni hanno voluto ringraziare con un messaggio letto pubblicamente dalle attiviste e dagli attivisti di Amnesty International in occasione delle iniziative.

Nel pomeriggio del 25 gennaio una delegazione di Amnesty International Italia guidata dal presidente Antonio Marchesi ha consegnato al Ministero degli Affari esteri le prime 70.000 firme raccolte grazie alla campagna “Verità per Giulio Regeni”.

Dalle piazze è risuonato il richiamo alla ricerca della verità e l’assicurazione che Amnesty International, insieme a quanti l’hanno sostenuta, non si fermerà finché non sarà fatta piena luce circa le responsabilità sulla sparizione, la tortura e l’uccisione di Giulio Regeni.