I terroristi del gruppo Hayat Tahrir al-Sham, guidati dal Fronte di Al-Nusra (Fath Al-Sham), che operava nella valle di Beit Jinn nella parte occidentale della provincia Damasco, si sono arresi ufficialmente all’esercito siriano e ai suoi alleati dopo un mese di combattimenti nella zona, secondo il portale web ‘Al-Masdar News’, citando fonti militari.

Questa vittoria strategica per le forze siriane arriva dopo un’importante operazione offensiva, durata più di un mese e culminata con il recupero di tutti i punti salienti nella regione di Beit Jinn, nonché l’assedio delle aree dominate dai terroristi nella parte inferiore della valle.

L’esercito del paese arabo ha posto quattro condizioni per questa resa, che sono state accettate dagli estremisti e saranno applicate a partire da oggi.

Il primo punto dell’accordo stabilisce la completa concessione dei termini riconciliazione per i militanti nativi della regione di Beit Jinn che desiderano smettere di combattere. Il secondo indica che i combattenti che rifiutano l’offerta di riconciliazione e non sono nativi della zona saranno trasportati in aree controllate dai gruppi armati di Daraa (sud-ovest) e Idlib (nord-ovest).

La terza condizione prevede che i terroristi che sono entrati nella regione di Beit Jinn attraverso il territorio occupato dal regime israeliano da Daraa, devono ritornare per la stessa rotta.

Infine, il quarto punto, afferma che l’esercito siriano riprenderà il controllo di tutti i siti e le basi militari che aveva prima dell’inizio della crisi nel marzo 2011.

Beit Jinn era uno dei più importanti feudi dei membri di Hayat Tahrir Al-Sham nella provincia meridionale di Damasco. Nelle ultime settimane, le unità militari siriane hanno avviato operazioni per sradicare i terroristi da questo luogo e dalla vicina città di Mughar al-Mir e dei suoi dintorni.

Ultimamente, questa banda, già in ritiro, ha subito gravi perdite su altri fronti, in particolare nel Ghouta Oriental, a est di Damasco.

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