La Carovana delle Donne per il Disarmo Nucleare procede lungo il  suo cammino di sensibilizzazione e mobilitazione. Il 1 dicembre a Livorno ha promosso la presentazione del libro di Carlo Cassola “La rivoluzione disarmista” con la partecipazione di due appassionati  relatori:  Angelo Baracca professore di Fisica-Università di Firenze e Rocco Pompeo del Centro Studi Nonviolenza. Il primo incontro si è svolto all’IIS Niccolini Palli con gli studenti e le studentesse delle classi quinte: oltre una settantina di giovani (sarebbero stati di più, ma  un imprevisto legato ai tempi burocratici scolastici di fine quadrimestre  lo ha impedito). Grande l’interesse dei giovani nel seguire i due relatori che hanno evidenziato la straordinaria attualità del saggio di Cassola  alla luce dell’emergenza nucleare che incombe sull’umanità  in questi drammatici momenti di alta conflittualità internazionale. L’orologio dell’apocalisse nucleare  segna  2 minuti e mezzo alla mezzanotte.

L’incontro ci ha lasciato una grande forza e speranza: le ragazze e i ragazzi continueranno il lavoro di approfondimento con le loro insegnanti e per questo vogliamo ringraziare la prof.ssa MariaAntonietta Monaco che ha attivato il percorso nel liceo.  Rimarrà aperto il filo diretto con Rocco Pompeo e Angelo Baracca che si sono resi disponibili a tutorare il futuri lavori di approfondimento. Alcuni studenti si attiveranno iscrivendosi ad ICAN (Campagna Internazionale per il disarmo Nucleare) Premio Nobel per la Pace 2017.  Altri hanno   hanno ricevuto lo stimolo a farne  argomento di tesina di fine anno  e forse alcuni parteciperanno agli stage delle Verde Vigna, il  terreno limitrofo a Comiso che è stato teatro negli anni ottanta della più grande battaglia vittoriosa nonviolenta d’Italia, quella contro i missili Nato. Da quattro anni la Verde Vigna su iniziativa di Alberto L’Abate ha iniziato ad essere utilizzata in modo costruttivo per incontri di formazione e documentazione sulla nonviolenza attiva e lo sviluppo ecosostenibile.  Emozionante il momento in cui i giovani hanno firmato la Petizione perché l’Italia ratifichi il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW Onu 7 luglio 2017 ) che vieta  non solo l’uso e il possesso ma anche la  minaccia dell’uso delle armi nucleari. In quel momento i giovani hanno dimostrato di essere cittadine e cittadini dell’oggi, non del domani,  come si è soliti dire riverendoci a loro.

L’incontro sulla stessa tematica si è realizata anche  alla Libreria Belforte e ha consentito di interloquire con un pubblico più adulto,  entrando nel merito della specifica questione  collegata a Livorno Porto Nucleare e all’inaccettabile progetto di ampliamento della Base Militare Usa di Camp Darby che prevede anche  il taglio di mille alberi. Franco Busoni,  della Rete Civica Livornese Contro la Nuova Normalità della Guerra,  ha sottolineato la necessità di attivare sul territorio Pisa-Livorno un corso rivolto alle popolazioni per capacitarle nel contrasto nonviolento al progetto; Rocco Pompeo ne sarà il curatore.

Angelo Baracca ci ha consentito di smontare la narrazione mediatica sulla Corea – da mesi ingiustamente  presentata come lo Stato che  minaccia l’umanità – e di far luce  sulle articolate questioni geopolitiche che vedono gli Usa protagonisti di una pluridecennale politica di minaccioso  espansionismo  mondiale attraverso la guerra e l’arte della provocazione.

Se dunque siamo immersi nella feroce e minacciosa cultura e pratica della violenza guidata  dal militarismo e sostenuta dal penetrante supporto dei mass media, come uscirne?  Riappropriandoci dell’uso critico del nostro cervello e preparando le giovani generazioni a pensare in modo nonviolento e sempre costruttivo.

Molto apprezzata dunque la terza iniziativa della giornata Livornese della Carovana: l’attivazione di un laboratorio teatrale presso il Compresivo Scolastico Bolognesi, Quartiere Shangai  di Livorno                   che, grazie alla sensibilità della sua Dirigente la  Prof.ssa Baldi Anna Rita e di alcuni insegnati, ha  aderito alla Carovana delle Donne per il Disarmo Nucleare attraverso l’attivazione di uno specifico percorso di educazione per la pace che porterà alla realizzazione dello spettacolo  “L’albero e il Mitra una favola disarmante” di Claudio Fantozzi. Lo spettacolo con i bambini e le bambine sulla tematica della nonviolenza e della Pace è già stato realizzato con le scuole del Comune di Monteleone Puglia ed è stato premiato congiuntamente dalla Fondazione Don Nesi Livorno e dal Comune di Lastra a Signa Firenze. All’incontro pomeridiano era presente Rocco Altieri del Centro Gandhi di Pisa che ha proposto con esito l’attivazione di un gemellaggio tra le scuole di Livorno e Monteleone. Lo spettacolo andrà in scena a fine anno scolastico.

 

Giovanna Pagani

WILPF Italia- Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà