Il 27, 28 e 29 ottobre prossimi la Piana fiorentina sarà la capitale mondiale dello Zero Waste. A Villa Montalvo, a Campi Bisenzio, si riuniranno infatti i sindaci dei 269 comuni italiani che hanno adottato la strategia Rifiuti Zero – che rappresentano oltre 6 milioni di abitanti – ma anche delegazioni dagli Stati Uniti (da San Francisco), dalla Francia (dipartimento Gironda) e dal Belgio.
La scelta di questo territorio non è casuale: è in quest’area che si sta svolgendo, probabilmente, il braccio di ferro più significativo in Italia tra i sostenitori dell’era dei rifiuti, fondata sulla centralità degli inceneritori, e i sostenitori dell’era delle risorse, fondata sulla centralità delle buone pratiche verso Rifiuti Zero. A chi dice che continua a “non vedere le alternative all’inceneritore” si mostrerà al contrario che già centinaia di comuni in Italia e nel mondo le “vedono”, con gran successo per la salute dei cittadini, dell’ambiente, dell’economia locale e di quella circolare, creando posti di lavoro e puntando nei porta a porta, nei centri di riparazione riuso, nei distretti per il recupero di metalli preziosi dai RAEE-Rifiuti Elettrici ed Elettronici, nei centri di compostaggio.
Il programma sarà ricchissimo e prevede la presenza straordinaria di sindaci che si sono registrati per partecipare, già oltre 60 tra i quali la sindaca di Roma, il vicesindaco di Napoli, il sindaco di Carrara, e quelli di Livorno, Parma, Capannori, Viareggio, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio.
Saranno presenti inoltre molte delegazioni di attivisti da tutta Italia, di associazioni di volontariato (ANPAS nazionale co-promuove l’iniziativa), di realtà economiche come quelle ruotanti intorno al Progetto “Life Ecopulplast” della piana di Lucca sostenuto da importanti gruppi industriali oltre che da Zero Waste Europe.
E poi il gotha dello Zero Waste International con Paul Connett, Rick Anthony, Ruth Abbe, presidente di Zero Waste USA e Jack Macy del Comune di San Francisco.
Questo “incontro globale” non poteva non avvenire senza coinvolgere gli attori locali impegnati a difendere i già precari equilibri ambientali e sanitari della piana a partire dalle “Mamme No Inceneritore” che, tra l’altro, presenteranno il Progetto “Che aria tira” centrato sul progetto di monitoraggio, autofinanziato dal basso, della qualità dell’aria.
Infine, questo appuntamento rappresenta un atto di vicinanza verso la comunità di Sesto Fiorentino, impegnata a contrastare la realizzazione dell’inceneritore di Case Passerini, per intraprendere il percorso verso Rifiuti Zero ben supportata dall’esempio e dall’esperienza di tanti altri comuni a livello toscano, nazionale ed internazionale.