L’incontro municipalista internazionale “Città senza paura” ha riunito oltre 700 persone di più di 180 città del mondo nella ricerca di alleanze e strategie per difendere la democrazia dal basso.

Questo fine settimana Barcellona è stata la punta di diamante di un nuovo movimento municipalista internazionale contro il neoliberismo, il fascismo e l’estrema destra. L’incontro “Città senza paura”, organizzato da Barcelona En común, si è concluso domenica 11 giugno con un’assemblea plenaria e una conferenza pubblica con la partecipazione di Vandana Shiva.

Ada Colau, incaricata di chiudere la plenaria conclusiva, ha ringraziato le oltre 700 persone di più di 180 città dei cinque continenti che si sono riunite davanti al fallimento degli stati per condividere problematiche e realtà delle loro amministrazioni locali e puntare ad alleanze e collaborazioni per lottare contro le sfide globali. “La rete globale di città senza paura deve essere coraggiosa, generosa e ambiziosa per arrivare a molta più gente e ad altre città e realizzare così il cambiamento dal livello locale, unendosi ad altre esperienze per trasformare la realtà” ha dichiarato.

Vandana Shiva, filosofa e attivista eco-femminista, è stata l’ultima a intervenire nell’incontro, lanciando un messaggio chiaro: “Senza la paura, l’1% non può vincere. L’amore è più forte dell’odio. Il coraggio è più forte della paura”.

Hanno partecipato all’incontro anche leader locali e attivisti come Hazna Youssef, copresidente del Comitato dei Municipi di Cizére, Rojava; Ritchie Torres, vicesegretario del Consiglio Comunale di New York; Debbie Bookchin, giornalista e scrittrice; Iago Martínez, capo di gabinetto del Comune di Coruña; Rachel Roknik, architetta e urbanista; Chloe Eudaly, del Comune di Portland; Valery Alzaga, attivista per i diritti dei migranti; Rachel Heaton, cofondatrice della coalizione Seattle NoDAPL; Fatima Taleb, consigliera di Badalona; Ivan Lam Long-yin, Coordinatore e fondatore di Scholarism, Hong Kong e Yayo Herrero, antropologa e attivista eco-femminista.

Nella facoltà di lettere dell’Università di Barcellona si sono tenuti per due giorni 21 seminari e tavoli tematici che hanno affrontato vari problemi delle città, come ad esempio l’inquinamento, la casa, la mobilità, la municipalizzazione dei beni comuni e la lotta contro la corruzione. Si sono organizzati anche incontri più pratici per la creazione o l’organizzazione di piattaforme municipaliste. Le giornate hanno ospitato anche eventi paralleli e riunioni informali di diversi coordinamenti cittadini e gruppi al di fuori del programma ufficiale.

Ufficio stampa Barcelona En Comú

Traduzione dallo spagnolo di Anna Polo