Il 9 maggio l’ex Presidente degli Stati Uniti Barak Obama sarà a Milano per partecipare al Summit sul cibo del futuro. Il sindaco Giuseppe Sala ha già annunciato che gli consegnerà le chiavi della città. I rappresentanti milanesi del Comitato di supporto a Leonard Peltier di Barcellona inviano un appello al sindaco di Milano perché doni le chiavi anche all’attivista indiano Lakota in carcere da oltre quarant’anni e ricordano a Obama la sua grave responsabilità per non aver concesso, al termine del suo mandato, la libertà a Leonard Peltier.

Mr. Barack Obama,

perché non ha firmato la liberazione di Leonard Peltier?

Avrebbe potuto farlo; era nei suoi poteri. Era l’unica persona al mondo che poteva liberarlo.

Non firmando la sua liberazione lei ha firmato la sua condanna a morte. Secondo la legislazione statunitense, Peltier potrà uscire quando avrà oltre 90 anni: lo riteniamo possibile? Riteniamo possibile che il nuovo presidente sia più sensibile?

Lei stesso, durante il suo mandato, ha riconosciuto che c’è qualcosa che non va in una nazione che ha più di 2 milioni di persone in carcere e la più alta percentuale di detenuti rispetto alla propria popolazione.

Lei, Mr. Obama, ha perso una grande occasione. Lei ha pianto a Robben Island nella cella di Nelson Mandela, ma si è dimenticato della cella di Leonard Peltier. Ha frustrato gli sforzi di migliaia di persone che si erano mobilitate in tutto il mondo, sperando nel suo gesto, che non c’è stato. Lei avrà sulla coscienza quell’uomo, il Nelson Mandela degli indiani d’America.

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Caro sindaco Giuseppe Sala,

martedì 9 maggio migliaia di persone applaudiranno e forse si commuoveranno, con nostalgia, di fronte all’ex Presidente degli Stati Uniti, pensando a chi sta governando ora.

Le chiediamo una cortesia: doni le chiavi della città di Milano anche a Leonard Peltier. Sarà un gesto straordinario.

A suoi tempo il Comune di Parigi ebbe il coraggio di intitolare una via a Mumia Abu-Jamal, condannato a morte negli Usa. Non le chiediamo tanto, ma sarebbe bellissimo che a fianco ai riconoscimenti all’ex presidente Obama ci fosse una parola per Leonard Peltier.

Si informi: basta sfogliare internet e vedere la quantità di articoli, appelli, campagne che si sono stratificate nel corso degli anni e le prese di posizione anche del Parlamento Europeo e Italiano.

Libertà per Leonard Peltier, libertà per Mumia Abu-Jamal, libertà per il gruppo dei MOVE (tutti in carcere da oltre 35 anni), libertà per tutti i prigionieri politici in tutto il mondo.

Il 23 agosto 1977 l’allora governatore del Massachusetts Dukakis ammise, a 50 anni dalla loro morte sulla sedia elettrica, che Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti erano innocenti. Che non si aspetti tanto anche per Leonard Peltier e Mumia Abu-Jamal.

Per adesioni o informazioni

Andrea De Lotto, del comitato di supporto a Leonard Peltier di Barcellona.

Cell. 349-0931155

Mail: bigoni.gastone@gmail.com