La Lettonia è certamente un bel posto in cui vivere con la bellissima capitale Riga, tuttavia riguardo a ideali e pensieri sono molto diversi dai paesi del mediterraneo, forse proprio perché hanno subito l’influenza dei tedeschi e poi dei russi. In Italia, per esempio, pochi mesi fa’ sono entrate in vigore le leggi sulle unioni civili ed ora due persone dello stesso sesso possono sposarsi garantendo, un grande passo in avanti nell’uguaglianza. In Lettonia ho, nel frattempo, incontrato diverse persone che hanno ammesso di essere omofobe e/o razziste. Penso che si tratti di un popolo restio ad accettare la diversità, soprattutto a causa dei retaggi dell’influenza russa a causa della quale hanno quasi rischiato di veder la propria cultura nonché lingua sopraffatte.

A fronte di ciò ho riflettuto molto sul fatto che probabilmente l’omofobia ed il razzismo in Lettonia fossero cresciuti a causa della paura di veder compromessa la propria cultura, infatti molti degli intervistati mi hanno riferito che è piuttosto raro incontrare persone di colore o omosessuali in Lettonia.

Ho dunque deciso di porre alcune domande a 25 abitanti di Tukums, la cittadina dove vivo, per poterne capire di più, selezionandoli tra le varie classi sociali in modo da avere un ampia visuale della situazione.

 

1 Come vedi (essendo cittadino lettone) l”uscita dalla sfera russo-sovietica e l”entrata nell’Unione Europea?

La maggior parte degli intervistati vedono l’entrata nell’Unione Europea come una possibilità per viaggiare e, al tempo stesso, preservare la propria identità.

2 Pensi che il passato dominio russo sulla Lettonia abbia influito pesantemente sulla vostra cultura? Se sì, in che modo?

La maggior parte degli intervistati ritiene che l’influenza sia stata imponente, la lingua lettone utilizza molti termini russi, un’ampia a grande percentuale della popolazione parla il russo, molte famiglie sono per metà russe.

3 La Lettonia è stata molti anni sotto il controllo della Russia. Cosa pensi del fatto che molti russi continuino a vivere nel vostro paese anche dopo l’indipendenza lettone?

Per la maggior parte degli intervistati non è così influente il fatto che i russi vivano in Lettonia, pensano che se le persone vogliono vivere in altri paesi debbano essere libere di farlo, a patto però di studiare la lingua e rispettare la cultura del nuovo paese (molti russi ancora non parlano il lettone).

4 Qualche mese fa anche in Italia è stata approvata una legge sulle unioni civili ed ora due persone dello stesso sesso possono sposarsi, cosa pensi a riguardo?

Nonostante la maggior parte degli intervistati si sia dichiarata contraria al riconoscimento dei rapporti tra persone dello stesso sesso, una minoranza degli intervistati ha affermato di rispettare l’amore tra omosessuali, pensando, tuttavia, che i Gay Pride siano manifestazioni volgari (pur non avendone un’esperienza diretta).

5 Cosa pensi del razzismo?

La maggior parte degli intervistati ritiene che il razzismo abbia origine nel momento in cui avviene un incontro con cittadini di paesi terzi che mostrano una scarsa propensione al lavoro, scarso rispetto per la cultura del paese ospitante e imposizione della propria, mentre il colore della pelle o la religione professata non siano elementi importanti rispetto ai comportamenti.

Dai miei incontri con la popolazione, leggo al di là dei primi atteggiamenti di chiusura che potrebbero ricondurre ad atteggiamenti razzisti e omofobi, scarse esperienze dirette e desiderio di approfondire la conoscenza di diverse popolazioni e religioni, purché questo non comprometta la propria identità. Per queste ragioni, credo che una maggiore integrazione intanto a livello europeo dei paesi baltici e una partecipazione più numerosa agli scambi interculturali, anche e soprattutto grazie ai progetti Erasmus Plus che coinvolgano le nuove generazioni, sia auspicabile per contribuire a creare un positivo dialogo interculturale e percorsi di conoscenza dell’altro maggiormente vicini alla realtà con l’obiettivo di superare gli stereotipi e le paure limitanti.