Purtroppo al giorno d’oggi si sente sempre più spesso parlare di bullismo; che sia verbale, relazionale, fisico o di rete (cyberbullismo), è un problema che va affrontato a casa con i genitori, ma soprattutto a scuola, dove le dinamiche comportamentali dei ragazzi sono spesso differenti da quelle legate al focolare domestico.

STOP al Bullismo

Su Wikipedia si può leggere:

Il bullismo è una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, di natura sia fisica che psicologica, oppressivo e vessatorio, ripetuto nel corso del tempo e attuato nei confronti di persone considerate dal soggetto che perpetra l’atto in questione come bersagli facili e/o incapaci di difendersi.

A scuola c’è la forza del branco a dare vita ad episodi sempre peggiori, dove le vittime che vengono prese di mira si isolano e iniziano una discesa verso la depressione che a volte, come leggiamo sulle notizie di cronaca, sfocia in veri e propri atti di autolesionismo troppo spesso anche estremi.

In Finlandia è stato lanciato il programma KiVa (sviluppato all’Università di Turku, con il finanziamento del Ministero Finlandese per l’Educazione e la Cultura), che ha coinvolto 117 scuole di intervento e 117 scuole di controllo: oltre al risultato ottenuto di diminuzione drastica di vittimizzazione e di bullismo, si sono notati un effetto di positività anche rispetto alla scuola stessa, una maggiore motivazione e anche dei migliori risultati scolastici; il risultato più grande si è però avuto nella riduzione dell’ansia, della depressione e sulla percezione che gli studenti hanno del clima tra pari.

STOP al Bullismo

Il programma KiVa è stato così efficace che ha perfino vinto il Premio Europeo per la Prevenzione del Crimine nel 2009, il Premio Politica Sociale per il miglior articolo nel 2012 e 4 premi nazionali finlandesi nel 2008, 2010, 2011 e 2012.

In Italia la sperimentazione del programma KiVa è iniziata durante l’anno scolastico 2013-2014 in 7 scuole primarie e 7 scuole secondarie sperimentali e 6 scuole primarie e 6 secondarie come scuole di controllo.

I risultati sono sorprendenti: nelle scuole primarie la vittimizzazione è stata ridotta del 52% e il bullismo del 55%. Nelle scuole secondarie la vittimizzazione è stata ridotta del 6% e il bullismo del 40%. Per maggiori informazioni sullo studio si può contattare la Prof.ssa Ersilia Menesini ersilia.menesini@unifi.it.

Ma in cosa consiste il programma KiVa?

Innanzi tutto bisogna precisare che il programma KiVa non si basa solo sulla prevenzione, nonostante essa sia un passaggio fondamentale, ma anche sulla gestione efficace di casi di bullismo conclamati; da qui lo sviluppo di strumenti atti ad aiutare nelle varie fasi, ma soprattutto quando i casi di bullismo e di vittimizzazione si sono già manifestati.

STOP al Bullismo

Un altro punto fondamentale del programma è il costante monitoraggio delle dinamiche scolastiche e dei cambiamenti che avvengono nel tempo, grazie ai feedback on-line del programma stesso.

Il programma si divide sostanzialmente in due parti: azioni universaliazioni indicate. Le prime si focalizzano sulla prevenzione, mentre le seconde sono rivolte a tutti coloro che sono vittime o autori del bullismo, ma anche agli spettatori (al branco).

Numerosi e rigorosi studi hanno dimostrato l’efficacia del programma e l’evidente diminuzione del bullismo; esso comprende materiale per insegnanti e per studenti, video e giochi on-line, oltre a questionari sempre dedicati appositamente per docenti e studenti.

Va sottolineato che questo programma non può durare un anno soltanto, ma deve diventare una parte del continuo impegno della scuola contro il bullismo.

E’ interessante leggere la guida preparata appositamente per i genitori, per distinguere gli atti di bullismo, le sue varie forme, le cause, come riconoscere una vittima, come riconoscere un bullo, come comportarsi a casa sia con i figli vittime che con i figli autori degli atti di bullismo e in cosa consiste il programma KiVa.

Ve la consiglio vivamente perché è un ottimo strumento e qui potete leggerlo on line -> Programma KiVa – Guida per i Genitori.

L’articolo originale può essere letto qui