Martedì 15 novembre migliaia di persone hanno partecipato negli Stati Uniti e nel resto del mondo a una giornata globale di azione contro l’oleodotto Dakota Access. Ci sono state proteste in oltre 300 città. A New York decine di persone sono state arrestate durante un sit-in fuori dalla sede del Genio Militare. Altre 25 sono state arrestate in North Dakota. I manifestanti si sono riuniti anche davanti alla Casa Bianca, dove il senatore Bernie Sanders ha fatto un’apparizione a sorpresa e tenuto un discorso.

“Per secoli i nativi americani, i primi abitanti del nostro paese, sono stati ingannati e truffati e si sono visti negare i loro diritti sovrani. Oggi diciamo come prima cosa che è ora di adottare un nuovo approccio verso i nativi americani, non di attraversare la loro terra con un oleodotto” ha dichiarato Sanders. “La seconda questione per cui siamo qui stasera è che nel bel mezzo di una grave crisi idrica e di una crisi crescente nel nostro paese e nel mondo, non permetteremo che un oleodotto metta in pericolo l’acqua pulita da cui dipendono milioni di persone.

E la terza questione è che tutti qui capiscono che non solo il cambiamento climatico è una realtà, non solo è causato dal comportamento umano, ma anche che sta già causando problemi devastanti nel nostro paese e in tutto il mondo. E’ una follia totale e le generazioni future ci chiederanno: ‘Ma cosa stavate facendo?’

Oggi il nostro compito è quello di spezzare la dipendenza dai combustibili fossili e passare con decisione all’efficienza energetica e alle energie sostenibili come l’energia eolica, solare e geotermica. E’ una follia totale che in questo momento storico, con la comunità scientifica che sostiene con forza il bisogno di trasformare il nostro sistema energetico, l’industria dei combustibili fossili spinga per altri oleodotti e per una maggiore dipendenza dai combustibili fossili.

Dunque diciamo al Presidente Obama: ‘Trova il modo di fermare questo oleodotto. Spiega al Genio Militare che non abbiamo bisogno di altri studi per sapere che nel bel mezzo di una crisi globale riguardo al cambiamento climatico, qualsiasi studio ambientale raccomanderà di non costruire questo oleodotto. E se ci sono altre soluzioni, come quella di dichiarare Standing Rock un monumento federale, bene, adottiamole’.

Non ho bisogno di ricordarvi che il nuovo presidente vuole che questo paese diventi ancora più dipendente dai combustibili fossili, mettendo in pericolo la vita dei nostri figli e nipoti e quella delle generazioni future. Dunque dovremo dire a Mr. Trump e a tutti gli altri: ‘Non spariremo in silenzio nella notte. La posta in gioco per il futuro del nostro pianeta è troppo alta. Saremo intelligenti. Educheremo. Ci organizzeremo. Metteremo insieme decine di milioni di persone, mamme e papà con i loro bambini, per dire all’industria dei combustibili fossili che i suoi profitti a breve termine non sono più importanti del futuro del nostro pianeta. Grazie a tutti.”