Sabato 11 giugno 2016 si è tenuto a Prato un interessante convegno promosso da varie organizzazioni: Pax Christi, Mosaico di Pace, Comitato No Guerra No NATO, Comunità delle Piagge, Unione Suore Domenicane San Tommaso D’Aquino; il titolo “Il ruolo della NATO nella guerra mondiale a pezzi”. L’obiettivo del convegno era ovviamente quello di trovare una comunanza di intenti tra quella fetta importante del mondo cattolico contraria alle guerre e il Comitato No Guerra No NATO nel promuovere un appello per far uscire l’Italia dal Patto Atlantico (il testo: http://www.noguerranonato.it/). L’operazione appare riuscita e gli organizzatori si possono dire soddisfatti. Certamente sullo sfondo restano irrisolte tutte le divisioni presenti nei gruppi della sinistra italiana, dove quella istituzionale si è ormai appiattita nell’accettare le alleanze militari esistenti, mentre quella più legata ai movimenti vede all’interno un vivace dibattito sulla situazione geopolitica del mondo. È stato comunque molto positivo che si sia ripreso a discutere e ad analizzare un tema che pareva svanito dal dibattito politico assieme al movimento contro la guerra.
Il convegno ha visto Manlio Dinucci (Comitato No Guerra No NATO) fare una meticolosa analisi della NATO dal suo nascere fino ai nostri giorni, di come questa alleanza militare sia soprattutto espressione degli interessi degli USA nel programma di controllo del mondo, come abbia valicato i confini atlantici per entrare nei conflitti mediorientali guardando alla Cina, ma soprattutto avendo come immediato obiettivo la Russia che si sta trovando in una oggettiva situazione di accerchiamento. Un successivo intervento ha consentito a Dinucci di chiarire come la NATO non sia solo alleanza militare convenzionale, ma soprattutto atomica, imponendo anche ad altri paesi come l’Italia di partecipare alla gestione di una eventuale guerra nucleare; nel nostro paese sono presenti diverse decine di bombe atomiche nelle basi di Aviano e Ghedi; queste armi sono attualmente oggetto di un programma di ammodernamento che le trasformerà da bombe a caduta a bombe teleguidate sul bersaglio.
Franco Dinelli (Pax Christi) ha fatto una storia delle istituzioni internazionali a partire dalla Società delle Nazioni all’ONU facendo notare di come la NATO sia divenuta braccio armato della stessa ONU e spesso sostituendola in toto.
Fernando Zolli (missionario comboniano) ha fatto una analisi dell’industria italiana delle armi che pare l’unico settore industriale che non conosce crisi.
Giulietto Chiesa (Comitato) ha analizzato le politiche degli USA che con lo strumento dell’Alleanza Atlantica stanno accerchiando sempre di più la Russia in quella che pare una nuova guerra fredda; oggi non esiste più il patto di Varsavia, ma la Russia resta una potenza atomica molto forte. Citando documenti del Pentagono ha fatto presente il forte rischio che gli USA vogliano provocare una guerra con l’avversario e di come questa non sarebbe una guerra convenzionale ma sicuramente atomica; i pericoli che hanno caratterizzato i cinquanta anni di guerra fredda oggi non sono percepiti, ma sono forse più concreti di prima perché la situazione mondiale è molto più frammentata e con incontrollabili zone d’ombra.
Giuseppe Padovano (Comitato) ha chiarito gli obiettivi dell’appello e della campagna che chiede l’uscita dell’Italia dalla NATO; ci si rivolge ai singoli e non alle organizzazioni o ai partiti perché nasca un forte movimento politico che condizioni le scelte di Parlamento e governo.
Don Alessandro Santoro (Comunità delle Piagge) ha analizzato le posizioni della Chiesa cattolica davanti al tema della guerra auspicando una maggiore partecipazione anche dal basso (come le parrocchie) porti a lottare contro strumenti di morte come la NATO.
Commovente l’intervento di suor Stefania Baldini che ha fatto un excursus sulla posizione della donna nella guerra; partendo da citazioni bibliche per finire a lettere della madre di Vittorio Arrigoni, ha mostrato il volto inumano della guerra. Uno sguardo acuto che ha saputo parlare anche alla parte emotiva di tutti i partecipanti che hanno salutato l’intervento con un lungo applauso.
L’esito più importante che potrebbe uscire da questo convegno è quello di riproporre all’attenzione di una distratta opinione pubblica il gravissimo problema della guerra che mai come ora è dentro le nostre vite e potrebbe spiegare le sue nere ali sulle nostre vite.

Tiziano Cardosi

Alcuni interventi video su YouTube:

Alberto L’Abate ricordo Nanni Salio
https://www.youtube.com/watch?v=P6T-yhK0vRE&feature=youtu.be

Ismaeel Dawood su Iraq
https://www.youtube.com/watch?v=vsAnSf4ycF8

Karim Metref su Magreb Mashreq
https://www.youtube.com/watch?v=6i6Rf6aWmO8

Ermete Ferrario su nonviolenza nei conflitti
https://www.youtube.com/watch?v=UkRlz4GeXFY

Giulia Chiarini su Kurdistan
https://www.youtube.com/watch?v=BfhBXONdXDQ