Il 7 ottobre un altro pulmann si è unito alla Marcia.

A Seo de Urgel, passaggio obbligato per andare dalla Spagna ad Andorra, le Euromarce hanno consegnato una lettera al vescovo coprincipe di Andorra (l’altro è il presidente della Repubblica francese) e incontrato i sindacati, che erano in piena giornata elettorale. Durante un raduno in Plaza Mayor è stata letta la lettera consegnata al vescovo.

I pulmann si sono poi diretti ad Andorra dove, dopo una trattativa con la polizia, si è svolta la manifestazione prevista. Una cinquantina di attivisti con magliette nere e maschere bianche, come a Gibilterra, portavano uno striscione con la scritta “Paradisi fiscali, delinquenza organizzata”. La manifestazione si è fermata sei volte: davanti alle sedi del governo di Andorra, dei tribunali e delle principali banche, spiegando i motivi e le rivendicazioni dell’iniziativa.

Passata la frontiera, a l’Hospìtalet, un vasto gruppo di abitanti ha preparato un emozionante benvenuto in Francia, a base di canzoni, birra e succo di mela artigianali.

A Tolosa, ATTAC ha riservato una calda accoglienza ai marciatori, con una cena e un dibattito alla fine di una giornata intensa.

 

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