Sabato 29 agosto 2015 malesi di ogni ceto e gruppo etnico hanno passato la notte nelle strade della capitale Kuala Lumpur dopo aver partecipato a una manifestazione anti-governativa che esprimeva il crescente scontento nei confronti del Primo Ministro Najib Razak riguardo uno scandalo sui finanziamenti scoperto di recente.

Nel corso della serata la gente ha cantato canzoni patriottiche, agitato bandiere e scandito slogan nei pressi della centrale Independence Square, mentre la polizia sistemava transenne e impediva l’ingresso nella zona con la motivazione dei preparativi della Festa dell’Indipendenza.

Secondo la Coalizione per elezioni pulite ed eque, o Bersih, 250.000 persone hanno partecipato a questa grande manifestazione, la terza da quando Najib è salito al potere nel 2009.

La Malesia, terza potenza economica del Sud-Est Asiatico, ha affrontato mesi tumultuosi, che hanno causato una fuga di capitali nel contesto di un’economia globale in peggioramento, dopo che Najib è stato accusato di aver ricevuto nel 2013 miliardi di ringgit nel suo conto privato. Najib lo ha negato e ha poi licenziato diversi critici. Tra i suoi avversari c’è anche l’ex premier Mahathir Mohamad

Najib può contare sull’appoggio degli alti funzionari del suo partito, la United Malays National Organisation, ma le dimensioni della manifestazione indicano uno scontento pubblico crescente nei confronti della sua leadership, in un periodo di rallentamento dell’economia.

Mahathir è apparso brevemente alla manifestazione, sorridendo e salutando ma folla, ma senza intervenire.

Va ricordato che nel 2012, la polizia anti-sommossa si è scontrata con alcuni manifestanti che avevano abbattuto una transenna per entrare nella piazza, usando lacrimogeni e idranti e arrestando oltre 400 persone. Non si hanno notizie di arresti avvenuti questo sabato. Le proteste non sono tollerate in Malesia, ma la popolazione è istruita e questo, insieme ai social media, aiuta a unire la gente e porta sulla scena una nuova dimensione.

“I malesi stanno mandando un forte messaggio al governo”: secondo i media Ambiga Sreenevasan, uno dei leader di Bersih, si è rivolto alla folla con un megafono usando queste parole. “I membri del Parlamento devono presentare una mozione di sfiducia verso il governo di Najib”. Le proteste hanno coinvolto soprattutto gruppi minoritari urbani cinesi e indiani ed è probabile che i malesi non scendano per strada tanto in fretta, ma questo non significa che non siano arrabbiati con Najib, hanno riferito i media.

“Sono qui per sostenere le richieste di Bersih,” ha detto un attivista arrivato da Johor Bahru, al confine con Singapore, insieme ad altre 200 persone. “Vogliamo elezioni pulite, un governo pulito e soprattutto vogliamo evitare che affondi l’economia,” ha spiegato l’uomo d’affari.

James Ng ha commentato su Facebook: “Non dimentichiamo mai questa fondamentale verità: lo Stato non ha denaro, se non quello guadagnato dalla gente. Se vuole spendere di più può solo prendere in prestito i nostri risparmi o imporre maggiori tasse. Non bisogna pensare che pagherà qualcun altro. Quel “qualcun altro” siete voi. Non esiste il “denaro pubblico”, ma solo il “denaro dei contribuenti.”

Il fatto che le bandiere sventolate durante la manifestazione fossero quelle nazionali e non di un particolare gruppo etnico o fazione è considerato un segno positivo.

(articolo scritto in base ai servizi dei mass-media).

Traduzione dall’inglese di Anna Polo