Consiglio Comunale di Milano del 4 giugno 2015

Signor Presidente, vorrei usufruire di questi pochi minuti per portare per l’ennesima volta all’attenzione di tutto il Consiglio il gravissimo problema abitativo della nostra città.

Nei giorni scorsi sono intervenuta in Consiglio per complimentarmi con la giunta e con l’assessora Benelli per la coraggiosa ma necessaria decisione di assumere in proprio (tramite la partecipata MM) la gestione delle case popolari comunali. La gestione Aler ha dimostrato infatti tutta la sua incapacità (per essere soft) ad attuare una gestione giusta ed efficiente.

Ci sono ancora, come sappiamo, 23.000 famiglie che, a Milano, sono in graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare.

Noi abbiamo più volte espresso la nostra totale contrarietà alla svendita di 10.000 alloggi popolari da parte di Aler. Ci sono d’altra parte 14.000 famiglie con sfratto in esecuzione e, a proposito: il 27 maggio scorso ho assistito personalmente allo sfratto di una donna di 25 anni al sesto mese di gravidanza. Viveva abusivamente da più di un anno col suo compagno in un appartamento di via del Turchino in una casa del Comune. Dunque lo sfratto è stato attuato da MM, una partecipata comunale. Alle mie richieste agli uffici MM è stato risposto che MM eseguiva quanto deciso dal Tavolo “Sgomberi” tra Prefettura e Comune e Regione.

A questo punto mi chiedo: con quali criteri procede questo tavolo? Se si decide di sgomberare una giovane coppia con ragazza incinta significa che sono già stati liberati tutti gli alloggi occupati dalla delinquenza organizzata? A me non consta.

Il giorno dopo, il 28 maggio, alla Barona, Aler non ha voluto essere da meno e ha sgomberato una giovane madre con bambino di un anno mentre, il marito era assente per la morte del padre.

Proprio mentre a Barcellona viene eletta sindaca l’indignata antisfratti Ada Colau, diventata famosa per aver difeso gli sfrattati dalle banche, qui da noi la situazione sta diventando sempre più esplosiva. Per questo il mio gruppo sostiene la richiesta di sbloccare le domande in deroga per gli sfratti, avanzata da tutti i sindacati degli inquilini. Voglio ricordare inoltre che nella nostra città ci sono migliaia di alloggi vuoti, di proprietà dei grandi costruttori, che hanno fatto parte dell’opera di cementificazione delle amministrazioni di centrodestra.

Noi chiediamo che il Comune apra una trattativa con i costruttori per mettere sul mercato una buona parte dell’invenduto per locazioni a canoni sostenibili.

La casa è un diritto che non può essere oggetto di speculazioni da parte degli immobiliaristi! L’accoglimento dalle proposte che ho fatto segnerebbe la qualità della nostra amministrazione e la sua attenzione verso quella che è una vera e propria emergenza sociale.