Sta girando su Facebook l’immagine di un’”opera d’arte”(?) di Luigi Serafini esposta al Padiglione di Eataly ad Expo, che evidentemente per dare ‘corpo’ al concetto: “Nutrire il pianeta” rappresenta una donna-carota.

È talmente ” trash, maschilista e pecoreccia” che non varrebbe la pena parlarne. Non si tratta di censurare, ma di esprimere, assieme all’indignazione, lo sconforto per un immaginario maschile ancora a questo livello.

Cari signori, non vi siete accorti che qualcosa è cambiato e sta cambiando?

Identificare la donna con un ortaggio (oltretutto un simbolo fallico) è completamente fuori di ogni possibile sanità mentale.

Poi dicono: ” Ci sono dei paesi, non occidentali, talmente arretrati che impongono il velo alle donne. Orrore!”