Il 29 gennaio 2015 gli attivisti di Amnesty International si presenteranno per il terzo giovedì consecutivo di fronte all’Ambasciata dell’Arabia Saudita a Roma (via G. B. Pergolesi, ore 11) per chiedere la scarcerazione di Raif Badawi, il blogger condannato a 10 anni di carcere e a 1000 frustate per aver “offeso l’Islam” attraverso i contenuti del suo forum online, “Liberali dell’Arabia Saudita”.

All’inizio dell’anno le autorità saudite hanno stabilito che le frustate sarebbero state somministrate in pubblico a Gedda, 50 alla settimana per 20 settimane, ogni venerdì al termine della preghiera. La fustigazione pubblica in programma per il 23 gennaio è stata sospesa dopo che una commissione medica che ha visitato Raif Badawi all’ospedale Re Fahd di Gedda lo ha giudicato non in grado di sopportare la pena. Raif Badawi è un prigioniero di coscienza. Ha ricevuto le prime 50 frustate il 9 gennaio e continua ad essere a rischio di ricevere le restanti 950 frustate.

“Invece di tormentare Raif Badawi trascinando il suo incubo da un esame medico all’altro, le autorità saudite dovrebbero annunciare pubblicamente la fine delle frustate e la sua scarcerazione immediata e senza condizioni. Fino a quando non arriverà questo annuncio, continueremo a manifestare di fronte all’ambasciata dell’Arabia Saudita e a chiedere d’incontrare i rappresentanti diplomatici” – ha dichiarato Amnesty International Italia.

All’iniziativa di Roma hanno aderito Articolo 21, la Federazione nazionale della stampa italiana, Un ponte per…, la rivista Confronti, Medici contro la tortura, Rete per la pace e l’ex parlamentare europea Luisa Morgantini.

A Milano si terrà un’analoga iniziativa alle ore 18 davanti Palazzo Marino, in piazza della Scala.

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