Mentre l’economia dell’Ucraina si inabissa sempre piu’ velocemente nella depressione mese dopo mese, il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la Commissione Europea e gli USA, dal Novembre 2014, continuano ad aumentare le loro richieste al governo Ucraino di Poroshenko di espandere e accelerare il piano del FMI dell’Aprile 2014 di “ristrutturare” l’economia Ucraina.

Lo scorso Ottobre la Banca Mondiale predisse che il PIL del 2014 dell’Ucraina sarebbe diminuito di almeno l’8%. Quel numero sembra ora costituire la base per un ulteriore declino, dato che l’economia continua a deteriorarsi sempre piu’ rapidamente. All’inizio del 2015 la situazione è divenuta terribile. Le riserve monetarie di valuta estera della banca centrale Ucraina sono equivalenti al necessario di meno di un mese. Nello stesso tempo la valuta nazionale Ucraina continua a perdere valore, i valori delle esportazioni diminuiscono e il credito si sta asciugando completamente.

L’ultima missione del FMI che ha visitato Kiev prima della fine dell’anno, ha confermato le paure che l’Ucraina necessiterà presto di un altro prestito di 15 miliardi di dollari. La necessità di questo prestito aggiuntivo è stato anche confermato da un portavoce della Casa Bianca Americana che, in risposta a una domanda di un giornalista, ha ammesso che un nuovo pacchetto di prestiti sta arrivando e che gli USA vi parteciperanno. Il FMI è quindi, nelle settimane recenti, in processo di mettere in opera il suo “Piano B” per ristrutturare l’economia dell’Ucraina. Il Piano B, con l’idea di dover supplire altri finanziamenti, significa “mettere in pratica senza indugio le riforme” come riportato in una conferenza stampa del FMI del 13 Dicembre 2014. Questo significa anche una ristrutturazione ancora piu’ aggressiva e un controllo diretto dell’economia Ucraina ancora piu’ diretto.

In passato il FMI ha permesso che la nazione ospite delineasse e mettesse in pratica i piani e i dettagli della ristrutturazione che ritenesse necessari. Il FMI definiva il programma e la nazione ospite lo realizzava sotto la direzione del gruppo di tecnocrati della missione del FMI. Questa volta però sembra che il FMI, e gli interessi Europei e Americani dietro di esso, stiano chiedendo che siano proprio i loro manager occidentali, piu’ “fidati”, a dirigere la messa in pratica del programma del FMI.

Dopo una serie di missioni del FMI, avanti e indietro dall’Ucraina in Novembre, lo scorso 2 Dicembre il governo di Poroshenko si è dichiarato d’accordo e ha nominato due banchieri ombra occidentali- uno Americano e l’altro Europeo- per i suoi due incarichi economici chiave di Ministro delle Finanze e Ministro dell’Economia- per assicurare che la ristrutturazione economica avvenga  piu’ rapidamente, in maniera piu’ aggressiva e per i benefici assoluti degli interessi economici occidentali.

Natalie Jaresko, una cittadina Americana, attualmente CEO (Chief Economic Officer, Ndt)  della compagnia privata di investimento, Horizon Capital, un fatto senza precedenti, è stata nominata Ministro delle Finanze dell’Ucraina e Aivaras Abramavicius, un Lituano con legami passati da dipendente  delle banche di investimento Svedesi e Tedesche e che, come Jaresko, ha studiato negli USA, è stato nominato Ministro dell’Economia dell’Ucraina.

Chi è Natalie Jaresko?

Jaresko non è solamente un banchiere ombra, il CEO della compagnia di investimento privata Americana, con sede a Chicago, Horizon Capital. Lei iniziò la sua carriera come ufficiale del Dipartimento di Stato USA, come capo della sezione economica dell’Ambasciata USA in Ucraina, all’inizio degli anni ’90. Jaresko si trovò, come si dice, “al posto giusto nel momento giusto”, quando il Presidente Bill Clinton nel 1995 fondò con soldi del governo USA, il “Western NIS Enterprise Fund” (WNISEF); un fondo di 150 milioni di dollari di USAID per promuovere gli investimenti USA e occidental in Ucraina, appena creata dopo il crollo dell’Unione Sovietica. WNISEF indentificò specificamente l’Ucraina e la Moldavia quali sedi privilegiate per gli investimenti occidentali. Clinton chiamò Jaresko al WNISEF, insieme ad altri banchieri “privati”, che, insieme facessero operare WNISEF per conto del Dipartimento di Stato USA. Jaresko divenne prima presidente e poi CEO di WNISEF nel 2001.

Nel 1995 Jaresko, in qualità di direttore di WNISEF, appena nominata da Clinton, non perse tempo nello spingere velocemente WNISEF a creare la propria compagnia privata di investimento  indirizzando investimenti in Ucraina e in altre repubbliche Sovietiche dell’ Est Europeo. Nel 1995, secondo l’agenzia Bloomberg News, nello stesso momento in cui il WNISEF veniva creato, Jaresko, insieme a due investitori di Chicago, Jeffrey Neal e Mark Iwashko, fondarono insieme la Horizon Capital, una compagnia di investimento USA privata. Horizon Capital quindi prese in mano le operazioni di WNISEF, ottenengo in pagamento milioni di dollari in retribuzioni dal 1995 in poi.

Intorno agli anni della “rivoluzione arancione”, nel 2005, Jaresko e Horizon fondarono un’altra entità finanziaria, all’interno di Horizon, chiamata “Energy Group Growth Fund “ (EGGF). Oggi Horizon, WNISEF e EGGF coordinano le loro attività di investimento attraverso tutta l’Ucraina-Moldavia e oltre, incluso la Bielorussia.

Jaresko, nel suo ruolo attuale di Ministro delle Finanze, si trova in una posizione unica per indirizzare indirettamente quelle opportunità di investimento piu’ lucrative in Ucraina  come pure permettere  l’acquisizione di industrie Ucraine alla sua compagnia di investimento privata, la Horizon Capital.

Che cosa è la Horizon Capital?

Horizon Capital, come tutte le compagnie private di investimento, non solo cerca affari da sola ma funziona anche come un condotto per altri grandi investitori e banche ombra. Horizon organizza e fa da mediatore per “affari” da parte dei grossi capitalisti finanziari Americani nell’acquisto delle industrie Ucraine, in cambio di percentuali e con la possibilità di ottenere una parte degli interessi per le applicazioni secondarie e delle rivendite future.

Chi, molto probabilmente, trarrà vantaggio da Horizon può essere identificato attraverso i legami del suo Consiglio di Amministrazione con le numerose connessioni finanziarie e affaristiche con le corporazioni USA. I membri del consiglio hanno una grossa quantità di interessi e proprietà, forse centinaia, in altre compagnie negli USA.  Per questa gente sarà estremamente facile stabilire dei canali tra queste compagnie e gli uffici della Horizon a Kiev che, a sua volta, sarà in contatto costante con Jaresko. Apparentemente la signora pensa di mantenere il suo incarico come CEO di Horizon anche durante le sue funzioni di Ministro dell’Economia dell’Ucraina. Jaresko e Horizon non devono preoccuparsi di considerare niente di tutto questo un “conflitto di interesse”. Horizon non deve necessariamente investire o acquisire direttamente le industrie; essa funzionerà piuttosto come intermediario e facilitatore per gli investitori veri che risiedono a Chicago e negli USA. Jaresko suggerirà le relazioni, Horizon le preparerà, riceverà i pagamenti delle parcelle, e metterà i capitalisti giusti in contatto con gli investimenti “ giusti” in Ucraina.

Se analizziamo la composizione del Consiglio di Amministrazione di Horizon un pò piu’ da vicino scropriamo quali sono le compagnie USA che probabilmente beneficeranno direttamente dalla loro comunione con Horizon Capital-Jaresko:

Patrick Arbor, il Direttore del Consiglio di Amministrazione, ha legami di lunga durata con le banche di Chicago, i produttori di derrate alimentari negli USA e ha opzioni con gli investitori dei “futures”.  Whitney MacMillan, Direttrice del Consiglio, ha legami con la ditta gigante di business agricolo, Cargill. I DIrettori Rober Cotton e Richard Arthur hanno legami con le compagnie di armamenti USA come le divisioni navali e di elettronica sottomarina della Hughes Electronics e della Lockeed-Martin. Il co-fondatore delal Horizon, Jeffrey Neal, occupò posizioni di CEO per lungo tempo in banche globali di investimento e nella Merill-Lynch, adesso una sussidiaria della Bank of America. L’altro co-fondatore di Horizon, Mark Iwashko, fondò con Jaresko la EGGF, adesso independente, ha enormi proprietà e legami con le banche dei mutui immobiliari e le compagnie di produzione industriali. Egli è anche il direttore di una ditta di investimenti in Ucraina, la Dragon Ukraine Properties, PLC.

Non sarà certo per coincidenza che le opportunità di investimento nel business agricolo, le costruzioni navali, la finanza e i sistemi bancari, le costruzioni di immobili e le vendite di armi all’Ucraina costituiranno gli investimenti “ caldi” in Ucraina nel momento in cui gli USA aumentano la loro penetrazione economica e politica dell’Ucraina nei prossimi mesi. Horizon e i suoi legami con gli investitori sono così posizionati molto bene per trarre vantaggio dalla posizione chiave di Jaresko come Ministro delle Finanze.

L’altro nominato estero da Poroshenko, Aivaras Abramavicius, un Lituano che ha legami simili e profondi con i banchieri e gli hedge funds Tedeschi e Svedesi. Egli ricoprirà senza dubbio un ruolo simile di “condotta” a favore degli importatori e esportatori economici dell’Europa Occidentale.

Insieme, Jaresko e Abramavicius funzioneranno come “vicerè economici” dell’occidente (nella tradizione dell’imperialismo Britannico del 19mo secolo), determinando chi si piglia i soldi del FMI, chi ottiene le connessioni con le banche e gli investitori occidentali, chi ottiene gli investimenti e le acquisizioni da parte delle compagnie occidentali- in breve, chi trae vantaggio (e chi no) dei nuovi legami economici con l’occidente che stanno venendo adesso forgiati in Ucraina.

Di Jack Rasmus. Traduzione di Francesco D’Alessandro.

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