Signor Presidente, ormai ha conquistato le pagine dei giornali il convegno “Difendere la Famiglia per difendere la Comunità” che si terrà il 17 prossimo nel palazzo di Regione Lombardia.

Le polemiche scoppiate, che hanno costretto persino il presidente Sala ad intervenire, riguardano soprattutto l’uso improprio del logo “Expo” che spicca sul programma  della così detta giornata di studio. Di questo parla l’ordine del giorno che ho depositato e che è stato sottoscritto dalla maggioranza dei gruppi consiliari.

Ma qui, ora, voglio fare riferimento al “contenuto” del convegno che, per ironia della sorte, si svolgerà nell’Auditorium Testori (intitolato, quindi, a un intellettuale gay) organizzato da alcune associazioni tra cui Obiettivo Chaire e Alleanza Cattolica. Facendo un breve passaggio sul sito di Obiettivo Chaire si comprende che si tratta di un gruppo che sostiene e pratica le famose “teorie riparative”: insieme di “cure” rivolte ad omosessuali per aiutarli a riconquistare una presunta “normalità”.

Dette teorie e pratiche, già in voga negli Stati Uniti dove ora sono state bandite, non hanno evidentemente alcun valore scientifico essendo in totale contrasto con quanto stabilito dall’organizzazione Mondiale della Sanità fin dal 1990 quando l’omosessualità venne eliminata dall’elenco delle malattie mentali.

Si tratta quindi di un’operazione di intolleranza discriminatoria in contrasto con tutti i principi non solo della nostra Costituzione, ma anche con quelli ribaditi più volte nei trattati fondamentali dell’Unione Europea.

In questi giorni in cui manifestiamo e ci indigniamo contro efferate azioni di violenta intolleranza, contrarie ad ogni civile convivenza, non si sentiva certamente il bisogno che la nostra  Regione si facesse paladina di idee e pratiche omofobe che mirano a considerare “contro natura” sentimenti e forme di vita profondamente umani.

Invito tutti e tutte a partecipare al presidio “L’unica malattia è l’omofobia” indetto dai Sentinelli di Milano il pomeriggio di venerdì 17 gennaio davanti al palazzo della Regione Lombardia.