Il parlamento vuole impedire che i cittadini più in difficoltà perdano le loro abitazioni. Storia del bailout, che ha introdotto il prelievo forzoso.
A rischio l’erogazione di ulteriori aiuti da parte dell’Fmi a Cipro, per un valore di 88 milioni di euro. E’ stato lo stesso istituto di Washington a darne notizia, dopo che il Parlamento cipriota ha posticipato una legge sui pignoramenti considerata chiave, che avrebbe dovuto entrare in vigore alla fine di dicembre.L’Unione europea ha appena erogato 350 milioni di euro prima del voto, portando l’ammontare complessivo di aiuti a 5,7 miliardi di euro. L’Fmi, dal canto suo, discuterà “i prossimi passi” con le autorità del paese.

I parlamentari di Cipro hanno motivato la decisione del rinvio della normativa, con l’obiettivo di concedere al governo più tempo per presentare una proposta di legge che, se approvata, impedirebbe che i cittadini che hanno perso il posto di lavoro o che hanno visto ridursi lo stipendio vengano privati anche delle loro abitazioni.

Ma il ministro delle finanze Harris Georgiades ha definito la sospensione della legge “non necessaria e imperdonabile”, in quanto mina la credibilità di Cipro, e dimostra “che non abbiamo superato quelle attitudini che ci sono costate così care in passato”.

Il piano di salvataggio di Cipro ha un valore complessivo di 10 miliardi di euro, ed è stato approvato dopo la profonda crisi del paese, esplosa agli inizi del 2013, che ha messo in ginocchio il settore bancario.

Fonte: WSI

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