In seguito alla decisione del Gran Giurì di New York di non incriminare un ufficiale di polizia per la morte per soffocamento a Staten Island di Eric Garner, un nero disarmato, avvenuta in luglio, il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon ha esortato gli Stati Uniti a fare “tutto il possibile per rispondere alle richieste di una maggiore assunzione di responsabilità da parte della polizia.”

“Naturalmente siamo consapevoli di quello che sta succedendo sotto i nostri occhi”, ha detto il portavoce delle Nazioni Unite Stéphane Dujarric rispondendo alle domande dei giornalisti durante l’incontro giornaliero con la stampa presso la sede dell’ONU. “Il Segretario Generale ha espresso la sua vicinanza alla famiglia di Mr. Garner e agli abitanti di New York.”

“Ritengo che il punto centrale sia ancora una volta l’assunzione di responsabilità da parte dei rappresentanti delle forze dell’ordine”, ha aggiunto, esprimendo apprezzamento per l’annuncio dell’apertura di un’inchiesta sui diritti civili del Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti riguardo a questo caso.

“Abbiamo visto molti raduni qui a New York. Mr. Ban esorta i manifestanti a usare metodi pacifici e le autorità a rispettare chi protesta in modo pacifico”, ha detto il portavoce dell’ONU.

Questa affermazione riprende un appello lanciato la settimana scorsa da Ban Ki-moon dopo l’analoga, mancata incriminazione del poliziotto bianco che in agosto a Ferguson ha ucciso il teenager nero Michael Brown.

Quella decisione ha scatenato grandi proteste in molte città degli Stati Uniti. Dopo aver saputo che alcune di queste nella zona di Ferguson erano diventate violente, Mr. Ban si è appellato a chi manifestava contro il verdetto del Gran Giurì perché “facesse sentire la sua voce in modo pacifico, evitando la violenza”.

La settimana scorsa il responsabile per i diritti umani dell’ONU Zeid Ra’ad Al Hussein ha espresso profonda preoccupazione per “il numero sproporzionato di giovani afro-americani che muoiono per mano di agenti di polizia, per il numero sproporzionato di afro-americani in prigione e per il numero sproporzionato di afro-americani nel braccio della morte. E’ chiaro che in ampi settori della popolazione esiste una profonda e crescente sfiducia nell’equità del sistema giudiziario e delle forze dell’ordine”, ha commentato  Zeid Ra’ad Al Hussein.

 Traduzione dall’inglese di Anna Polo