A Ghazni, una città a circa 150 chilometri a sud da Kabul, è stata una mattinata di intensi combattimenti tra forze afgane e talebani: all’esplosione di tre autobombe nei pressi degli uffici di polizia e dei servizi segreti sono seguite tre ore di pesanti scontri, con artiglieria pesante. Il Posto di primo soccorso (Fap) di Emergency in città è stato danneggiato ma è rimasto operativo; lo staff ha prestato soccorso a 43 persone, tutte ferite superficialmente.
All’ospedale di Emergency a Kabul sono arrivati i feriti più gravi, trasportati dal Fap con l’ambulanza di Emergency o riferiti dall’ospedale provinciale di Ghazni: per ora si tratta di 10 persone che hanno bisogno di interventi chirurgici, e altre sono in arrivo.
Si è combattuto anche a Sirobi, a est della capitale, da dove abbiamo ricevuto due donne ferite da proiettile.
La situazione in Afghanistan sta precipitando. Gli ospedali di Emergency sono sempre pieni. A luglio, solo nel Centro chirurgico di Kabul abbiamo ricoverato 326 pazienti per ferite di guerra, le visite al Pronto soccorso sono state 604.
Il 20% dei feriti aveva meno di 14 anni.
Emergency lavora in Afghanistan dal 1999, con un Centro chirurgico per vittime di guerra a Kabul e uno a Lashkar-gah, in Helmand, un ospedale e un Centro di maternità ad Anabah, nella Valle del Panshir, 40 Posti di primo soccorso e Centri sanitari e un programma di assistenza sanitaria nelle carceri di Kabul.
In Afghanistan, Emergency ha curato oltre 3 milioni e 900 mila persone.